PISA – Nel silenzio totale da parte dei mezzi di comunicazione generalisti, il dibattito sulla candidatura di Buttiglione e sulle posizioni di maggioranza e opposizione sull’omosessualità continua a essere incandescente.
Le Monde sottolinea il ‘caso Buttiglione’
Mentre i quotidiani italiani tacciono nonostante siano decine le agenzie sull’argomento, il ‘caso Buttiglione’ campeggia sulla prima pagina di Le Monde, sicuro che la vicenda si concluderà con un compromesso. Per tentare di salvare la sua Commissione e la sua autorità, il presidente incaricato dell’esecutivo europeo José Manuel Durrao Barroso dovrebbe infatti proporre domani ai presidenti dei gruppi politici del Parlamento europeo una soluzione mediata. I deputati europei minacciano infatti di sfiduciare la Commissione Barroso durante il voto del 27 ottobre prossimo se non verranno modificate le deleghe attribuite all’attuale ministro per gli Affari europei italiano (Giustizia e affari interni) o se esse “non saranno strettamente inquadrate dal presidente della commissione”, osserva Le Monde datato 21 ottobre.
“E’ da escludere al momento che Barroso sacrifichi Buttiglione”, spiega Le Monde, “in questo modo si esporrebbe al ricatto del parlamento che, dopo aver provocato la fine prematura della Commissione retta da Jacques Santer, ha stretto d’assedio quella di Romano Prodi”.
Barroso: sono ottimista
Josè Manuel Durao Barroso, presidente designato della Commissione Europea, oggi si è detto “ottimista” sulla possibilità di trovare una “soluzione equilbrata” alla controversia nata intorno alla presenza nel suo team dell’italiano Rocco Buttiglione. Nel corso di una conferenza stampa a Varsavia, Barroso si è tuttavia rifiutato di entrare nei dettagli di questa soluzione e di fare commenti sui membri del futuro esecutivo europeo, alla vigilia dell’incontro che terrà domani con i responsabili dei gruppi parlamentari di Strasburgo. “Sono ottimista e penso che una soluzione equilibrata sarà trovata”, ha detto Barroso, aggiungendo che “rispetterà l’opinione” espressa dagli eurodeputati sul commissario italiano delegato alla Giustizia, Libertà e Sicurezza.
Critiche ancora da Germania, socialisti e verdi
Ma gli animi esacerbati dalle affermazioni di Buttiglione non si sono affatto placati; proteste giungono dall’interno della coalizione rosso-verde al governo in Germania: “Buttiglione sta irritando la gente a ogni angolo di strada”, ha commentato per esempio Gernot Erler, capogruppo della Spd del cancelliere al Bundestag.
E a chiedere formalmente a Barroso di cambiare totalmente il portafoglio di Rocco Buttiglione ci sono l’intero gruppo dei Socialisti Europei e quello dei Verdi. Il capogruppo del Pse Martin Schulz ha telefonato a Barroso “per informarlo dell’opposizione del gruppo, che conta 200 membri, a Buttiglione e tre altri membri designati della nuova commissione” (Nelie Koes, Marian Fischer-Boel, e Ingrida Udre). “Noi ci attendiamo e chiediamo un cambio completo del portafoglio del signor Buttiglione – ha affermato Schulz, stando al comunicato – Non accetteremo alcuna soluzione cosmetica o qualche smussamento degli angoli delle sue responsabilità”. E il gruppo dei Verdi, che per l’Italia include due eurodeputati, Monica Frassoni e Josep Sepp Kusstatscher, chiede una “Commissione forte, con una legittimità politica capace di far decollare il progetto europeo e di promuovere lo sviluppo sostenibile”. Per gli eurodeputati Verdi “la Commissione, così come si è presentata nelle audizioni non è in grado di garantire tali principi”.
Pannella: la cosa peggiore è mantenere questa candidatura
Per Marco Pannella, “la cosa peggiore che possa accadere al governo italiano e allo stesso Buttiglione è che venga mantenuta la sua candidatura. Sarebbe uno stillicidio quotidiano, per ragioni nobili ed ignobili, ma sarebbe così. Dunque il problema non è Buttiglione, ma Barroso e il Governo italiano”. Favorevole a un ritiro spontaneo della candidatura anche il presidente dei Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio, che ha commentato oggi una notizia, data dal giornale inglese Daily Telegraph, che denunciava conti in sospeso con la giustizia per Rocco Buttiglione. La notizia, rivelatasi poi infondata, è, secondo Pecoraro, un segnale: “è evidente che ormai Buttiglione è totalmente screditato in Europa al punto da vedere l’accanimento perfino della stampa anglosassone che come sappiamo non molla l’osso facilmente”.
Per Marco Rizzo, eurodeputato dei Comunisti italiani, “sarebbe un errore grave dare un voto positivo alla Commissione Barroso: votare no è per noi una scelta obbligata perché essa si mostra iperliberista, di basso profilo e sostanzialmente contro la pace”.
Anche Arcigay oggi ha ribadito la propria contrarietà alla nomina di Rocco Buttiglione a commissario europeo alla Giustizia, libertà e sicurezza. “Non esiste alcun complotto contro Buttiglione – afferma il presidente nazionale Sergio Lo Giudice – bensì serie e concrete ragioni politiche per opporsi alla sua nomina”.
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