Aleandro Rudilosso, uno studente sedicenne di Floridia, in provincia di Siracusa dove frequentava il liceo artistico, si è tolto la vita ieri. Ancora da chiarire la dinamica dell’episodio: pare che vivesse un forte disagio in famiglia. Il 18 maggio scorso, su Facebook, scriveva: “A volte, è solo uscendo di scena che si può capire quale ruolo si è svolto“. Certo, con il senno di poi, viene tristemente da dire. Nel frattempo, fioccano le reazioni delle associazioni LGBT siracusane, che ci raccontano anche il vissuto dei ragazzi che Aleandro conosceva.
Una tragedia familiare si è registrata ieri alle 14,30 a Floridia. Un ragazzo di 16 anni, Aleandro Rudilosso, ha deciso di farla finita, impiccandosi nella sua abitazione . E’ stata la mamma a scoprire il cadavere del ragazzino che penzolava dalle scale del primo piano dell’appartamento. La donna si è messa ad urlare chiedendo aiuto al vicinato, ma per Aleandro non c’era più nulla da fare. Sul posto sono intervenuti i carabinieri che hanno immediatamente informato il magistrato di turno che ha disposto il sequestro dell’abitazione: i carabinieri hanno anche sequestrato il diario di Aleandro. Davanti casa del ragazzo in via Alfieri si sono radunati in pochi minuti tantissimi amici. Aleandro, pare che su Whatsapp avesse scritto di non sentirsi bene e confidato ad un’amica “domani a scuola non vengo”. Il giovane, secondo quanto si apprende, viveva una forte condizione di disagio: figlio di genitori separati, pare che il papà non avesse mai accettato la sua diversità, scrive con pudore un giornale locale.
>> Clicca qui per le reazioni del Sindaco e della comunità lgbt siracusana
Ma anche le condizioni economiche in cui viveva Aleandro – secondo un giornale locale – avrebbero potuto far scattare la molla del suicidio. Un amico che mantiene l’anonimato, racconta che il giovane non aveva i soldi per comprare degli attrezzi da disegno che oggi avrebbe potuto portare a scuola. Un elemento che l’avrebbe potuto fare sentire “inutile” tanto da decidere di farla finita. Ma mentre alcuni giornali locali continuano a dire che avesse una fidanzata, a Gay.it risulta che lui avesse un compagno, di cui era molto innamorato.
E’ invece in un bell’editoriale il direttore di un quotidiano online di Siracusa, bacheca facebook per capire che pressioni subiva il ragazzo. Ecco alcuni suoi post:
28 giugno: “L’eterosessualità non è normale. E’ solo comune. -Dorothy Parker”.
20 luglio: “Perché le differenze continuano a esistere finché noi viviamo parliamo vestiamo, ciascuno recitando la sua bella commedia, poi basta: poi tutti uguali nell’identica positura della morte, così semplice, così confacente ai requisiti dell’eternità.”
Ma poi, in un crescendo che lascia senza fiato, ecco i suoi ultimi post che fanno evidentemente riferimento ad una situazione familiare complicata:
22 settembre: “State ammazzando pure la mia poca umanità rimasta”.
23 settembre: “Ecco fatto. Sono riuscito a spezzare anche l’ultimo filo che mi teneva appeso a un’idea di affetto”.
24 settembre: “Sono come un claustrofobico su un sottomarino che affonda. Ecco come va, grazie per averlo chiesto. Ma non lo dissi mai. Io non chiedo aiuto.”….
Moltissimi i messaggi di cordoglio sulla sua bacheca, specie di suoi coetanei, probabilmente amici, conoscenti o compagni di scuola. Noemi, ad esempio, gli scrive: “Ciao Ale, io non ti conoscevo. Mi dispiace tantissimo. Sappi che non eri diverso, eri uguale a tutti noi. Non dovevi ascoltare le persone, dovevi essere te stesso senza avere timore di nessuno. Sarai stato di sicuro un grande, sarai sempre con noi. Sei un bellissimo angelo.” O ancora Lorenzo, un suo coetaneo: “Non ci posso credere, non è possibile che perché un ragazzo è gay non è ancora accettato da teste di merda! Io non ci credo davvero, cioè ma non vi fate schifo? Dio cane che mondo di merda e dove finiremo io non lo so”
>> Clicca qui per le reazioni del Sindaco e della comunità lgbt siracusana
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.