Il Sundance Film Festival fondato da Robert Redford, nato nel 1978 per dare spazio al cinema indipendente, è da sempre vicino alla cinematografia queer. Proprio qui, nel corso dei decenni, sono stati presentati cult come Che mi dici di Willy?, Poison di Todd Haynes, Paris Is Burning, Bound, Boy’s don’t Cry, The Living End, Hedwig, Y Tu Mamá También, Mysterious Skin, I Love You Phillip Morris, Call Me by Your Name del nostro Luca Guadagnino, God’s Own Country, Cassandro e Theater Camp.
Anche la 40ma edizione iniziata ieri non è da meno, con una lunga serie di progetti a tematica LGBTQIA+ presentati in cartellone. Ne abbiamo raccolti 15.
Desire Lines di Jules Rosskam è un’opera in cui passato e presente si scontrano quando un uomo trans iraniano-americano viaggia nel tempo in una ricerca vertiginosa ed erotica per svelare i propri desideri sessuali. Protagonista è Theo Germaine, visto in The Politician.
Frida di Carla Gutierrez viene presentato come un “viaggio intimamente crudo e magico attraverso la vita, la mente e il cuore dell’iconica artista Frida Kahlo. Per la prima volta raccontato attraverso le sue stesse parole – tratte dal suo diario, lettere rivelatrici, saggi e interviste – e portato vividamente in vita da un’animazione lirica ispirata alle sue indimenticabili opere d’arte”.
I Saw the TV Glow di Jane Schoenbrun ha come protagonisti Justice Smith e Brigette Lundy-Paine. “L’adolescente Owen sta cercando di sopravvivere in una città di periferia quando la sua compagna di classe lo introduce a un misterioso programma televisivo notturno – una visione di un mondo soprannaturale al di sotto del loro. Nella pallida luce della televisione, la visione della realtà di Owen comincia a infrangersi.”
In the Summers di Alessandra Lacorazza Samudio è un viaggio che attraversa gli anni formativi della vita di due sorelle, che affrontano il loro amorevole ma instabile padre durante le annuali visite estive a Las Cruces, nel New Mexico.
Layla di Amrou Al-Kadhi segue una drag queen araba in difficoltà, che si innamora per la prima volta. I due si perdono e si ritrovano in una relazione che farà capire loro chi siano veramente.
Love Lies Bleeding di Rose Glass vede una solitaria proprietaria di una palestra, Lou (Kristen Stewart), innamorarsi di Jackie (Katy O’Brian), un’ambiziosa bodybuilder diretta a Las Vegas per inseguire il suo sogno. Ma il loro amore scatenarà la violenza, trascinando entrambe nella rete della famiglia criminale di Lou.
Love Machina di Peter Sillen vede Martine e Bina Rothblatt incaricare un’intelligenza artificiale umanoide avanzata chiamata Bina48 di trasferire la coscienza di Bina da un essere umano a un robot nel tentativo di continuare la loro unica storia d’amore, in una galassia per il resto del tempo.
My Old Ass di Megan Park è ambientato nel corso di un’estate, prima che prende vita il college. La brillante ma irriverente Elliott si ritrova faccia a faccia con se stessa più vecchia dopo aver preso dei funghi allucinogeni. L’incontro stimola un viaggio alla scoperta di sé e del primo amore, mentre Elliott si prepara a lasciare la casa della sua infanzia.
Ponyboi di Esteban Arango vede nel cast River Gallo (anche sceneggiatore) e Dylan O’Brien, insieme a Victoria Peretti, Murray Bartlett e Indya Moore. Il film si svolge “nel corso del giorno di San Valentino nel New Jersey” quando “una giovane prostituta intersessuale deve scappare dalla mafia dopo uno spaccio di droga andato male, costringendola a confrontarsi con il suo passato.”
Power di Yance Ford è un documentario che mostra come l’uso della forza e del potere da parte della polizia statunitense sia esploso nel corso di centinaia di anni.
Sebastian di Mikko Makela ruota attorno a Max, aspirante scrittore di 25 anni che vive a Londra e inizia una doppia vita come escort per fare ricerche sul suo romanzo d’esordio.
Stress Positions di Theda Hammel ha come protagonista John Early. “Terry Goon sta mantenendo una rigorosa quarantena nella casa di Brooklyn del suo ex marito mentre si prende cura di suo nipote – un modello di 19 anni del Marocco di nome Bahlul – costretto a letto con una gamba ingessata dopo un incidente con lo scooter. Sfortunatamente per Terry, tutti vogliono conoscere il modello.”
Sue Bird: In the Clutch di Sarah Dowland è un doc interamente dedicato alla leggenda del basket WNBA Sue Bird, che ha vinto cinque medaglie d’oro olimpiche ed è diventata la playmaker di maggior successo che abbia mai giocato a basket. Insieme alla sua fidanzata, la stella del calcio statunitense Megan Rapinoe, Sue affronta la sua prossima sfida: ritirarsi dall’unica vita che abbia mai conosciuto.
Will & Harper di Josh Greenbaum è un doc che ha come protagonista Will Ferrell. Una sua amica da oltre 30 anni fa coming out come donna trans, e i due decidono di intraprendere un viaggio attraverso gli USA per elaborare questa nuova fase della loro relazione in un ritratto intimo di amicizia, transizione e America.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.