Uscirà in selezionati cinema d’America il 15 settembre e su Prime Video il 22 settembre l’attesissimo Cassandro di Roger Ross Williams, biopic su Saúl Armendáriz, wrestler amatoriale gay di El Paso diventato famoso a livello internazionale dopo aver creato il personaggio di Cassandro, il “Liberace della Lucha Libre”.
In questo suo percorso, Saúl mise sottosopra non solo il mondo machista del wrestling, ma anche la sua vita. Basato su una storia vera, il film è trainato da un superlativo Gael García Bernal, affiancato per l’occasione da Roberta Colindrez, Perla de la Rosa, Joaquín Cosío e Raúl Castillo di Looking, con la partecipazione speciale di El Hijo del Santo e Benito Antonio Martínez Ocasio, ovvero Bad Bunny, rapper nonché rapper con cui Gael ‘flirta’ nel primo trailer ufficiale. Le immagini dal set di un loro bacio avevano terremotato i social, con Bad Bunny, wrestler anche nella vita reale, di ritorno sul set dopo Bullet Train e 4 episodi di Narcos Messico.
60enne regista americano vincitore dell’Oscar per il miglior corto Music by Prudence nel 2009, Roger Ross Williams ha diffuso un messaggio speciale per celebrare il Pride Month, lo scorso giugno:
“Questa storia racconta il viaggio dell’iconico luchador queer che ha lottato per essere accettato sia dentro che fuori dal ring. Come l’orgoglio che diventa un lucha libre exotico, non è solo costume e trucco. Si tratta di abbracciare con orgoglio chi sei. In questa stagione dell’Orgoglio sono qui per celebrare il tuo io più vero e più bello, sii te stesso. Sin mascara!”.
Presentato al Sundance Film Festival, Cassandro sarà al Telluride Film Festival la prossima settimana. Nell’attesa la critica specializzata è stata quasi unanime nel celebrarlo, con il 97% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.
“I Luchadores sono innanzitutto degli intrattenitori e “Cassandro” li celebra prendendo sul serio i risultati di Armendáriz”, ha scritto Variety. “Bilancia l’esaltazione trionfante della singolare evoluzione di Arbendáriz come pioniere che non aveva intenzione di diventarlo, con l’ovvio, e ancora non del tutto scomparso, bigottismo che ha reso la sua traiettoria così significativa e rivoluzionaria”, ha aggiunto Indiewire. “Un divertente biopic che funge anche da splendida rappresentazione dell’amore madre-figlio e da un’esilarante esplorazione dell’intrepida identità queer in un ambiente macho”, ha sottolineato l’Hollywood Reporter. ” Un trionfo per Bernal, Williams e tutti i suoi collaboratori, un film che affronta un territorio nuovo e permea tutti i suoi fotogrammi con l’amore per tutte le persone che lo compongono”, ha concluso The Wrap.