Natasha Maximova ha fatto la storia dei media russi, in quanto prima donna transessuale a finire sulla copertina di un magazine russo. Tatler, nel numero di aprile ha deciso di abbattere pagine e pagine di insostenibile omotransfobia governativa. La socialite, di origine kazaka, vive a Parigi e ha fatto coming out con i propri follower su Instagram lo scorso dicembre.
Su Tatler confessa che non aveva “mai sentito il bisogno di uscire allo scoperto”, fino a quando non è stata testimone di un’aggressione, in Belgio. “Mi sono resa conto, in quel momento, che non avevo il diritto di non proteggere gli altri. Non avevo il diritto di tacere”.
Su Instagram la Maximova ha giustamente celebrato questa storica copertina, ricordando il proprio percorso, la difficile strada intrapresa, da donna transgender, nei Paesi dell’Est Europa.
Da ragazzo del Kazakistan a una ragazza di copertura. Sto scrivendo questo post per fare in modo che i miei pensieri non vadano fuori strada, ma di tanto in tanto, desidero disperatamente chiamare qualcuno dei miei amici e dire “vieni, dammi un pizzicotto”. Oggi è successo qualcosa che non avrei mai potuto immaginare (e sono incline alle fantasie). Sono sulla copertina della rivista Tatler. Non posso descrivere il tipo di sentimento che provo, posso solo dire una cosa: questa non è vanità, non è un momento di soddisfazione, nemmeno di gioia. Sono orgogliosa. Non per me stessa, ma per tutti quelli che mi hanno circondata per tutto questo tempo. Chi mi è stato vicino. Per i vecchi e nuovi amici. Per coloro che hanno confermato come TUTTO sia possibile – l’importante è crederci. Per le ragazze con un asterisco. Per uomini e donne. Per coloro che mi hanno sostenuto e che viceversa, rendendomi così più forte. Per coloro che sono diversi; per quelli che combattono. Per i piccoli e i più grandi, per i più coraggiosi e per quelli che stanno solo pesando la loro forza. Per le persone!
Essendo la prima donna transgender sulla copertina di Tatler, voglio dedicarla a coloro che combattono, a coloro che amano e a coloro che hanno fatto le loro scelte o che stanno per prendere una decisione. Siete tutti diversi, siete tutti belli e siete tutti VOI! Grazie per averci creduto!
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