Il 34esimo Teddy Award, tradizionalmente il più importante premio cinematografico lgbt del globo, è andato a una commedia iraniano-tedesca, Futur Drei (No Hard Feelings) di Faraz Shariat, presentato nella sezione Panorama della 70esima Berlinale.
Una storia d’amicizia contemporanea tra due fratelli rifugiati, Banafshe e Amon, e un ragazzo tedesco-iraniano, Parvis, la cui vita ruota attorno ai rave, agli appuntamenti su Grindr e alla cultura pop. È stato premiato durante l’agile cerimonia di chiusura al Volksbühne Berlin condotta con disinvoltura da Annie Heger.
Gli altri premi sono andati a Rizi (Giorni) di un veterano del cinema gay, ultimamente un po’ eclissato, il grande regista malese Tsai Ming-Liang, vincitore del Premio Speciale della Giuria con una love story sui generis tra un massaggiatore e un cliente;
Si c’était de l’amour (If it were love) di Patric Chiha, miglior documentario; Playback. Ensayo de una despedida di Agustina Comedi miglior cortometraggio.
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