Di fronte alla prima pagina del quotidiano locale Le Cronache di Salerno, come redazione di Gay.it ci troviamo nella delicata e incresciosa situazione di dover condannare un insulto, contenuto nella prima parola del titolo, che si dirige contro persone che hanno effettivamente compiuto atti gravissimi e per i quali auspichiamo indagini e procedimenti giudiziari inflessibili.
Detto ciò non possiamo però che rilevare la gravità della prima parte di questo titolo, che chiaramente sfrutta un dolorosissimo fatto di cronaca per poter esibire un’omofobia di certo pregressa, che in questi giornalisti covava già e ha solo colto la palla al balzo.
Lo stupro è uno dei crimini più odiosi contro la persona, perché ne annichilisce la dignità e l’autodeterminazione. Operazioni mediatiche come questa però, riproducono nella vita dei media e della comunicazione di un paese, un’aggressione che ci sentiamo parimenti di condannare. Perché questa prima pagina associa in modo subdolo e inaccettabile l’identità omosessuale ad un fatto che non ha con l’omosessualità nessun legame necessario.
A oltraggio si aggiunge oltraggio.
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Quando i pedofili sono i preti cattolici invece o censurano oppure danno la colpa ai ragazzini che sono "marchettari"... Se contattate gli Escort gay di Salerno vi possono confermare che i loro clienti sono tutti ecclesiastici e padri di famiglia tradizionale .. Quindi altro ke froci come hanno scritto i soliti cattobigotti ipocriti ..
Quanta ipocrisia che regna a Salerno .. Senza sapere che i primi froci e pervertiti sono i PADRI DI FAMIGLIA TRADIZIONALE che nelle chat cercano giovanissimi ragazzi..