L’autopsia effettuata dal medico legale Stefano Pierotti sul cadavere di Marzia, vero nome Marcos Melo De Rosas, uccisa la notte di domenica a Torre del Lago, ha stabilito che la trans brasiliana è morta immediatamente, in seguito al colpo di pistola calibro 9 che le ha trafitto il cuore. Non sono stati rilevati segni di collutazione, né escoriazioni o fratture: solo dei frammenti di pelle sotto le unghie potrebbero aiutare a dare un’identità all’assassino. L’autopsia ha anche stabilito che Marzia non aveva avuto rapporti sessuali nelle quattro o cinque ore precedenti il delitto. Altre notizie emerse dall’esame non sono state rese note per non turbare lo svolgimento delle indagini, mentre si dovrà attendere qualche giorno per sapere se Marzia aveva assunto droghe prima di morire.
La sera di domenica, Marzia aveva cominciato a lavorare verso mezzanotte, ora in cui ha preso il suo posto sull’Aurelia; lì è stata vista per l’ultima volta verso l’una, dalle trans che lavorano con lei. Poi, potrebbe essere salita nell’auto di un cliente, col quale potrebbe aver avuto intenzione di recarsi alla festa che si svolgeva alla discoteca Frau Marléen per i vent’anni del locale; ma chi guidava ha invece svoltato nelle stradine che costeggiano il lago, dove solo una persona pratica dei posti può orientarsi. Lì si è consumato l’omicidio, e lì è stato ritrovato il corpo di Marzia la mattina di lunedì da un pescatore che si recava alla sua baracca.
Risultano vane le ricerche dell’arma del delitto effettuate anche con l’ausilio di sommozzatori, che hanno scandagliato il fondale del lago e dei canali circostanti; dispersi anche la borsetta della vittima, contenente l’incasso della serata (cinquecentomila lire o forse il doppio) e il suo cellulare. Più che l’ipotesi della rapina, però, gli inquirenti sembrano orientati a valutare la pista del regolamento di conti all’interno del mondo della prostituzione.
Marzia, che si trovava in Italia da soli venti giorni, era molto nota in Brasile per aver girato alcuni film e servizi fotografici porno. Tutte le sue amiche che, come lei, risiedono a Montecatini, la ricordano come una persona «bella, bellissima e molto buona.»
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