Trauma, la mia storia di rinascita queer, è il libro autobiografico di Daphne Bohémien, performer, content creator e attivista per i diritti LGBTQIA+.
La narrazione attraversa gli eventi traumatici che hanno segnato la vita di Daphne, a partire dall’infanzia in una famiglia disfunzionale che le lascerà cicatrici indelebili, fino all’incontro con il Drag, forma d’arte che la curerà permettendole di diventare pienamente se stessa: fluida e multiforme.
Daphne nelle pagine del suo libro prende il trauma e lo scompone, lo ricompone, lo trasforma in qualcosa di eccezionalmente nuovo, ci racconta la sua storia senza scont,i né peli sulla lingua; con una mano tesa verso tutte quelle persone che si sentono perse e sbagliate. Un modo per dire: non siete sole.
“Il libro è dedicato a tutte le persone con il mio stesso odore, una dedica che leggendo il mio capitolo preferito diventa sicuramente più chiara.
È anche dedicato ad una persona che ho amato molto, lui è stato l’ultimo trauma che ho vissuto e che mi ha uccisa per l’ennesima volta.
Avrei voluto avere la possibilità di fare leggere il libro a Pino, mio padre, ma questa è una dedica che porto nel cuore.”
Un ritorno al passato, come analisi curativa di una serie di eventi che ne hanno segnato l’infanzia, fin da piccolo Max ha scoperto a sue spese che i mostri peggiori possono essere proprio quelli che ci stanno più vicino: coloro che avrebbero dovuto amarlo e proteggerlo lo hanno lasciato disorientato e alla ricerca disperata di un affetto mai ricevuto.
Daphne ci racconta “sicuramente il libro mi ha aiutata molto, nasce da un’esigenza precisa che è quella di raccontare la mia storia, una storia brutta, sporca, ruvida e incompleta, non una di quelle col finale felice. Nel libro non c’è tutta la mia vita e nemmeno tutti i traumi, ma ho cercato di raccontarmi nella maniera più trasparente e sincera possibile.”
Crescendo, Max esplora la propria sessualità e identità e si avvicina alla comunità gay, ritrovandosi però ancora una volta «sbagliato». Bullismo, discriminazioni e la sensazione di non appartenere a nessuna realtà aggiungono nuove cicatrici sulla sua pelle già segnata.
Un giorno, le porte del drag si aprono mostrando un mondo in cui poter essere qualunque cosa dia forma a sé e alle sue emozioni. Nasce così Daphne Bohémien. La rabbia e la solitudine, però, rimangono, e la trascinano in un vortice oscuro di dipendenze: sarà la consapevolezza della propria identità trans a gettare nuova luce sulla sua vita, svelandole che lei in realtà è sempre esistita, ancora prima del drag. Con l’arrivo di un dolore più grande e catartico, Daphne capirà che sulle macerie dei traumi si può costruire una nuova consapevolezza, per aiutare non solo se stessa, ma anche gli altri.
“Il mio capitolo preferito s’intitola “profumo”, è un capitolo molto intenso, ma non è stato quello più difficile da scrivere, scrivo di qualcosa che ormai ho processato, ma che mi è rimasto dentro, un periodo della mia vita, sensazioni, ricordi che si mischiano alla percezione che ho di me adesso.”
https://www.instagram.com/daphne.bohemien/
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.