Julie Miller oggi ha 61 anni. Ma per gran parte della sua vita ha dovuto nascondere quello che era davvero: una donna transgender. Julie Miller, nascondendo la sua vera identità, era un ufficiale dell’esercito britannico, e lo è stato per 25 anni. Solo nel 2017, visitando il centro di recupero Help for Heroes, dedicato ai veterani, ha deciso che nascondersi non era la soluzione. E ha deciso di rivelare pubblicamente la sua vera identità. Perché dopo quasi 60 anni ha deciso di uscire allo scoperto? La risposta si trova propria dopo la sua visita al centro per veterani.
Al Daily Mail ha spiegato che al centro Help for Heroes era circondata da soldati e soldatesse senza una gamba o senza un braccio, che i militari avevano perso in guerra. Vedendoli, ha pensato che “essere donna transgender non fosse un grosso problema“. Questa è stata la spinta che ha portato l’ex ufficiale a rivelarsi al mondo. E la reazione dei colleghi non poteva essere migliore. Oltre alla comprensione, al Daily Mail ha spiegato:
Ho dato la notizia ai veterani e, onestamente, non potevo aspettarmi più amore, gentilezza e accettazione da parte di un gruppo di assassini addestrati.
Raggiunti i 60 anni d’età nel 2018, Julie Miller ha deciso di congedarsi dall’esercito. E ha scelto di imboccare la strada dell’attivismo. Lo scorso anno, infatti, ha deciso che voleva sfruttare la sua esperienza per aiutare altre persone nella sua situazione. Ora ricopre il ruolo di consulente per un centro dedicato alle persone trans, chiamato Chrysalis. In questo centro fornisce un aiuto psicologico.
La vita di Julie Miller prima del coming out
Julie Miller prima del 2017 non aveva rivelato a nessuna la sua vera identità. L’unico momento in cui si sentiva sé stessa era quando, in segreto, indossava degli abiti femminili, per sentirsi a suo agio. Julie ha iniziato a vedere uno psichiatra nel 2016, il quale le ha diagnosticato una disforia di genere. Ma lei già lo sapeva, nonostante fosse sposata con una donna (la quale ha deciso di accompagnare Julie, dopo 13 anni di matrimonio) ed era madre di due bambini.
Non ha ancora preso in considerazione di iniziare il processo per cambiare sesso, poiché per sentirsi bene le basta truccarsi e vestirsi con abiti femminili. Su consiglio dello stesso psichiatra, Julie dovrà vestirsi e sentirsi come preferisce per la sua sanità mentale.
In un incontro, ha spiegato la sua visione: non ci sono differenza tra vestiti maschili e femminili. Si differenziano per colori, taglie, per seguire le linee del corpo e le mode del momento, ma alla fine sono dei semplici vestiti. Con questa idea, non rimpiange la sua carriera di ufficiale nell’esercito britannico, anzi. “E’ uno dei migliori datori di lavoro lgbt“. Queste sono state le sue parole.
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