Una ricerca condotta in Gran Bretagna pubblicata il 9 Marzo, ha rivelato che quasi un quarto delle donne della Gen Z, persone nate tra il 1997 e il 2012, non si identifica come eterosessuale.
Una nota azienda americana che opera nel mercato dei farmaci, ha rilasciato dati sorprendenti. Il sondaggio online è stato condotto nel Regno Unito su 3.688 persone, composte da un campione di 3.500 persone adulte statisticamente rappresentative a livello nazionale, unito a un campione di 396 clienti di clienti dell’azienda, di età compresa tra 18 e 65 anni.
Gen Z: il 24% delle donne si identifica come non eterosessuale
Soltanto il 76% delle donne della Gen Z si definisce eterosessuale, contro l’87% relativo a tutte le generazioni di donne (dunque anche Boomer, Generazione X e Millennials).
Il 14% delle donne della Gen Z si identificano come persone bisessuali, il doppio delle altre generazioni .
Il 5% per cento delle donne della Gen Z ha descritto la propria sessualità come “altra”, opzione che includeva pansessuale, asessuale e queer. Estesa a tutte le donne del Regno Unito, questa percentuale scende al 2.5%.
Il censimento LGBTI nel Regno Unito
Un precedente censimento nazionale condotto in Gran Bretagna e pubblicato lo scorso Gennaio 2023 (ve ne avevamo parlato qui), aveva rivelato che il 13% dellə cittadinə britannichə (comprendenti tutti i generi) si identifica come non eterosessuale.
Questi dati indicano che le persone hanno sempre avuto una sessualità diversa da quella imposta nei secoli dai canoni culturali, ed è grazie alle nuove opportunità e conoscenza diffuse, e grazie alla nuova possibilità di espressione e liberazione fornita dalle reti mediali, che le identità un tempo nascoste e represse, vengono ora fuori con più libertà e convinzione.
Eterosessualità, binarismo di genere e monogamia sono retaggi culturali al servizio del potere dominante.
(gf)
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