Caro Leo chi ti scrive è un ragazzo di 23 anni che si è scoperto gay da circa 10 anni, ovviamente non mi sono ancora accettato, i miei non sanno nulla anzi forse è meglio dire che nessuno sa niente di me, è una cosa che mi fa star male dentro, ti scrivo perchè mia madre mi fa continue pressioni, mi vuole vedere fidanzato, continua a chidermi se frequento ragazze, a volte mi fa sentire veramente male, lei non accetterebbe la mia diversità o meglio la prenderebbe come una malattia, ho paura di perdere la mia famiglia, a volte mi sembra di essere spiato quando esco mi madre vuole sapere se nel gruppo c’era qualche ragazza che mi piaceva, se ho fatto qualcosa. Tutto questo è insopportabile e mi fa vivere uno schifo già è difficile autoaccettarsi poi ci si mette anche questa situazione, cosa posso fare vi prego aiutatemi
Mi verrebbe da chiederti se l’invadenza ansiosa di tua madre nella tua vita privata riguarda solo l’argomento "fidanzata" oppure si estende un po’ a tutte le tue scelte. Al di là del comprensibile disagio che provi a dover tenere nascosta la verità sul tuo orientamento sessuale, leggendoti mi sono fatta la fantasia che all’interno della tua famiglia tu possa "giocare in difesa" un po’ su tutto, manifestando ben poco di te e della tua personalità e cercando di sottrarti al controllo materno (ma tuo padre?)in maniera quanto più possibile non conflittuale. In realtà le mie sono, appunto, solo fantasie, evocate da una lettera che sembra dire a gran voce -non ce la faccio più!-.
Tu non mi dici se studi e sei quindi mantenuto economicamente dai tuoi o se invece lavori e sei già indipendente, se sei figlio unico oppure hai fratelli, né che tipo di rapporto ci sia tra i tuoi genitori, però posso dirti ugualmente che un giovane uomo di 23 anni merita comunque rispetto, anche da parte dei genitori, che dovrebbero poter capire di avere a che fare con una individualità ormai ben definita e non più con un bambino da tenere continuamente sott’occhio perchè incapace di capire i fatti della vita e di difendersi da solo.
E’ possibile che l’attaccamento ansioso di tua madre nei tuoi confronti debba essere arginato facendole capire chiaramente che, alla tua età, la tua vita amorosa è giusto che sia "fatti tuoi" e che gliene potrai parlare, eventualmente, quando e se TU lo riterrai opportuno. Non vorrei inoltre che i sensi di colpa che potresti provare nei suoi confronti a causa della tua omosessualità ti impedissero di usare un po’ di sana aggressività per difendere la tua privacy. Omosessuale o no devi poter frequentare gli amici e fare le tue sperimentazioni senza doverti sentire costantemente controllato o sotto pressione.
di Mirella Sandonnini
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