Ci risiamo. Ancora una volta, un vescovo ortodosso – questa volta dalla Serbia – ne ha sparata una delle sue. Secondo l’autorità religiosa, infatti, l’EuroPride 2022, che si terrà a Belgrado, “profanerà” la santità della città, e che va quindi fermato con le armi in pugno.
La notizia è arrivata dalla ONG YIHR, in particolare dalla presidentessa Sofija Todorovic, che ha riportato nel dettaglio il contenuto del discorso del vescovo Nikanor di Banat. Una vera e propria maledizione lanciata verso gli organizzatori, e una minaccia diretta verso la comunità LGBTQIA+ serba ed europea.
“Ancora una volta possiamo osservare come la Chiesa – in particolare quella Ortodossa – metta il naso in questioni che non le riguardano. Questa volta, però, ci sono di mezzo anche gravissime minacce” ha dichiarato Todorovic. “Si tratta di un pericolosissimo abuso di potere: la Chiesa Ortodossa ha una fortissima influenza in Serbia, e la sta sfruttando per minacciare la comunità LGBTQIA+ andando a deumanizzare un intero gruppo di persone”.
Il presidente di Civil Right Defenders Europe, Goran Miletic, ha espresso indignazione per questo e altri episodi simili, sottolineando però la particolare gravità delle parole di Nikanor, che Rappresentano un evidente caso di hate speech nei confronti della comunità LGBTQIA+, ma anche verso la presidentessa Serba, dichiaratamente lesbica.
A documentare l’increscioso episodio, un video pubblicato giovedì su YouTube. “I partecipanti dell’EuroPride verranno a Belgrado, ostentando il loro peccato e profanando la nostra città santa. È ora di alzare la voce contro questa depravazione. Maledirò tutti coloro che organizzano l’evento e tutti coloro che parteciperanno. Se avessi un’arma e la forza per usarla, potrei fermarli, ma non lo farò”.
Nikarov – vescovo della diocesi del Banat dal 2003 – non è nuovo a questo tipo di dichiarazioni violente e provocatorie nei confronti della comunità LGBTQIA+, ma anche in generale verso tutto ciò che non è di suo gradimento.
Nell’aprile 2020, mentre la Serbia era in stato di emergenza a causa del COVID-19, quando le funzioni religiose erano limitate delle restrizioni, Nikanor aveva pronunciato un discorso invitando i credenti a venire in chiesa ugualmente.
“[la Chiesa] è l’ospedale migliore e più efficace contro le malattie dell’anima. Chiunque ti dica che la Chiesa non è un servizio essenziale – che sia il presidente serbo o un altro vescovo – non ha religione e serve qualcuno diverso da Dio. Il santo sacramento della comunione, questa è la migliore medicina!” disse Nikanor.
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