Dati allarmanti, quelli indicati dall’associazione SurvivorsUK, la quale ha intervistato oltre 500 uomini gay e bisex del Regno Unito, chiedendo se hanno mai subito violenze sessuali: il 45% ha dichiarato di essere stato aggredito sessualmente.
I dati delle violenze sessuali nella comunità LGBT+
Il 37% delle persone aggredite non ha nessuno con cui parlarne, poiché non dichiarato o senza amici che lo supporterebbero. Un altro dato terribile: solamente il 14% delle vittime ha denunciato il fatto alla Polizia. Inoltre, i residenti a Londra hanno affermato che si sentono più a loro agio a denunciare e a raccontare l’abuso alle forze dell’ordine, presumibilmente per la professionalità degli agenti e per il fatto che la capitale britannica è una città aperta e inclusiva. Ma al di fuori delle grandi città, sono un terzo delle vittime a dire che non hanno ricevuto grande attenzione dalla Polizia.
Il 25% degli intervistati ha detto che una loro foto intima è stata condivisa senza il suo permesso, e un enorme 50% è stato toccato senza il proprio consenso.
In tema di rapporti e abuso di alcol e droghe, il 19% ha affermato che il partner avrebbe rimosso il preservativo durante l’atto senza avvisare, mentre il 28% ha subito una violenza perché sotto l’effetto di alcol o droga.
In Italia non vi sono sondaggi di questo tipo, e a preoccuparci sono anche le aggressioni omofobe: negli ultimi 12 mesi, si contano in media una aggressione ogni tre giorni.
Dal caso di un uomo gay drogato e violentato al sondaggio sugli abusi
A far capire la gravità della situazione sulle violenze sessuali all’interno della comunità LGBT+ è (anche) il caso di un uomo, Hugh, il quale ha condiviso con SurvivorsUK la sua storia. Hugh ha fatto coming out a 40 anni, e quando ha iniziato a frequentare locali gay, una serata di divertimento si è trasformata in un incubo: è stato drogato e violentato.
Hugh è stato abusato mentre era privo di sensi, e l’aggressione filmata.
Alex Feis-Bryce, CEO di SurvivorsUK, ha spiegato che gli uomini gay e bisessuali hanno il doppio delle probabilità rispetto agli etero di subire violenze sessuali. Ha anche affermato che non è stupito dei dati rilevati dal sondaggio.
Ma c’è un fatto: lo stereotipo (da sradicare) che le persone LGBT+ siano promiscue porta a dare meno valore alle violenze sessuali contro un membro della nostra comunità, solo perché il consenso non è prova valida come nel caso delle violenze che riguardano una persona eterosessuale.
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