Fondato nel 1881, il Watford è attualmente invischiato nella zona retrocessione della Premier League inglese, pronta a ripartire dopo l’obbligato stop al campionato causa Coronavirus. Ebbene il capitano del Watford, il 31enne attaccante Troy Deeney, ha affrontato l’argomento ‘omosessualità nel calcio’ nel corso di un podcast della BBC.
Direi che probabilmente c’è almeno un calciatore gay o bisessuale in ogni squadra di calcio. Ci sono, sono certo al 100% che è così. E penso che chi è omosessuale sia anche molto preoccupato della responsabilità di essere il primo ad ammettere una cosa del genere. Penso che se lo facesse qualcuno, ce ne sarebbero molti altri. Se qualcuno facesse coming out sono convinto che nella prima settimana ci sarebbero almeno 100 persone che farebbero lo stesso. Il problema è che nessuno vuole metterci la faccia per primo.
In altri sport questo muro è da tempo crollato. Eppure il mondo del calcio continua a non volerne uscire: “Mi chiedo anche perchè molti aspettano di lasciare il calcio, il rugby o qualsiasi sport per poi rivelare di essere omosessuali. L’impressione è che sia un qualcosa di davvero pesante da portarsi dietro durante la propria carriera sportiva”.
Ad oggi, incredibile ma vero, non esiste un calciatore dichiaratamente omosessuale in tutti i principali campionati di calcio internazionali.
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