La partecipazione di Israele a Eurovision 2024 è oggetto di polemiche e boicottaggio. Il contest canoro internazionale si svolgerà tra il 7 e l’11 Maggio a Malmoe, in Svezia. L’anno scorso la svedese Loreen fu infatti la prima artista apertamente bisessuale a vincere la competizione.
Quest’anno, secondo molti pronostici, la nostra Angelina Mango, da poco vincitrice di Sanremo 2024, potrebbe entrare nella ristretta rosa dei possibili vincitori, insieme a Alyona Alyona e Jerry Heil per l’Ucraina, Oly Alexander per la Gran Bretagna ed Eden Golan per Israele. Proprio su quest’ultima artista e sulla sua canzone, si rincorrono polemiche e iniziative di boicottaggio.
Eurovision è, da sempre, una manifestazione amatissima dalla popolazione LGBTIQA+ ed è anche lo show di entertainment televisivo con più telespettatori al mondo. Ma quest’anno crescono le polemiche per la partecipazione di Israele, paese coinvolto nell’occupazione di Gaza e responsabile della carneficina di popolazione civile palestinese, scatenate in conseguenza delle stragi di civili israeliani compiute dai terroristi di Hamas il 7 Ottobre 2023.
La tv pubblica israeliana Kan ha annunciato l’inizio di un confronto con EBU (ente di radiodiffusione europeo che organizza Eurovision) per l’ammissione della canzone dell’artista israeliana Eden Golan, il cui titolo è October rain. In molti hanno notato una possibile attinenza del testo della canzone agli attacchi terroristici del 7 Ottobre da parte di Hamas, al contempo c’è un evidente riferimento alla famosa November Rain dei Guns n’ Roses. Il regolamento di Eurovision prevede che le canzoni che abbiano un significato politico siano escluse dalla competizione. Per esempio la canzone Casa mia di Ghali non sarebbe mai stata ammessa. Secondo il giornalista israeliano Eran Swissa, che ha letto in anticipo il testo della canzone, negli ultimi tre versi del brano October Rain di Eden Golan, gli unici scritti in ebraico, mentre il resto del brano è in inglese, sarebbero testi “che raccontano la condizione degli israeliani durante l’attacco di Hamas” del 7 Ottobre. Swissa ha fornito la traduzione delle strofe, che suonerebbero così:
“manca l’aria per respirare”
“nessun posto, nessun me da un giorno all’altro”
“erano tutti bravi bambini, ognuno di loro”
Nel frattempo da qualche ora sta girando per i social una petizione digitale tra attivistə queer di tutta Europa e conta già quasi 15mila adesioni su Instagra, dove si legge:
Promemoria per tutti i miei amici europei
per favore unitevi a me nel boicottare l’Eurovision 2024
L’Eurovision attualmente consente ancora a Israele di partecipare alla competizione del 2024. La loro canzone è stata appena annunciata. Il suo nome è “Pioggia d’ottobre” ed è un riferimento diretto e innegabile al 7 ottobre.
Per favore, per favore, boicottate l’Eurovision 2024 e parlate apertamente dell’ipocrisia di questa decisione alla luce della passata esclusione della Russia da parte dell’Eurovision in seguito alla guerra Russia/Ucraina. Per favore condividi e spargi la voce.
Da quando la Russia ha invaso l’Ucraina, è stata esclusa da Eurovision. Non solo. Nel 2019 l’Islanda fu sanzionata a Eurovision per aver esposto una bandiera della Palestina. Nelle passate edizioni altri cantanti sono stati squalificati per il contenuto politico delle proprie canzoni.
Nelle ultime settimana anche venti europarlamentari si sono scagliati contro “la partecipazione di Israele” che sarebbe “in chiaro conflitto con ciò che l’Unione Europea afferma di rappresentare, poiché disinforma su Israele e nasconde il suo comportamento genocida” (fonte: Politico). Come ricorda il Post, prima che si conoscesse il testo di October rain, centinaia di musicisti di diversi paese hanno firmato petizioni per chiedere di non ammettere Israele all’Eurovision a causa della guerra scatenata nella Striscia di Gaza.
Ma da Israele arrivano messaggi di opposizione a questa lettura delle cose. Il ministro della cultura Miki Zohar ha difeso il testo della canzone, che a suo dire parla di rigenerazione e rinascita e non può essere considerata una canzone politica. Dal canto suo l’artista, Eden Golan, 20 anni, selezionata per rappresentare Israele dopo la sua vittoria al talento show Rising Star, ha fatto sapere che se October rain sarà squalificata, ella, piuttosto che sostituire quella canzone, si ritirerà dal concorso.
Israele ha partecipato a Eurovision la prima volta nel 1973 e ha vinto il contesto canoro per 4 volte. Si ricorderà la vittoria dell’artista trans Dana International nel 1998, anno storico per la visibilità della popolazione T in tutto il mondo. Nel 2019 l’Eurovision si tenne proprio in Israele, quando Mahmood con Soldi sfiorò la vittoria di un soffio, arrivando secondo dietro l’israeliana Toy di Netta Barzilai, e la sua hit diventò tormentone in tutto il mondo, scalando tutte le classifiche del globo.
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Giusto boicottare questa disgustosa ipocrisia. Penso che noi gay abbiamo doppiamente il dovere morale di stare dalla parte degli oppressi, dalla parte giusta della storia, perché capiamo cosa significa essere vittime del potere brutale e annichilente della massa, ottenebrata dall'odio e dalla vendetta fuori misura.