Un’edizione dell’Eurovision sempre più orgogogliosamente e dichiaratamente LGBTQIA+. La Svizzera ha infatti annunciato che sarà Nemo, artista non binario, a rappresentarla a Malmo, con la potentissima canzone «The Code». La Svizzera affronterà la competizione nella seconda semifinale del 9 maggio 2024. L’11 maggio ci sarà la finalissima, con l’Italia rappresentata da Angelina Mango (tra le favorite). Dal 2019 la Svizzera ha sempre conquistato la finale dell’Eurovision. Con Nemo proverà a far meglio del 3° posto del 2021 con Gjon’s Tears, miglior risultato degli ultimi 30 anni. La seconda e ultima vittoria Eurovision della storia svizzera risale al 1988 grazie a Celine Dion.
Natə a Bienne nel 1999, Nemo Mettler suona il violino, il pianoforte e la batteria. Il suo principale successo è stata la canzone dialettale svizzero-tedesca “Du”, che nel 2017 arrivò al quarto posto nelle classifiche locali. Un vero e proprio talento. A 18 anni appena vinse quattro Swiss Music Awards. Altre sue hit sono “Ke Bock” e “5i uf de Uhr”. Nel 2021 ha partecipato a The Masked Singer Svizzera, indossando il costume del panda, con cui è arrivato al quinto posto.
Nel 2022 Nemo ha fatto coming out come persona pansessuale. Nel novembre del 2023 Mettler si è dichiaratə non binario in un articolo sul SonntagsZeitung, rivelando di preferire l’uso dei pronomi they/them. “È stato un sollievo sentire che gli altri ora mi vedono in un modo simile a come mi vedo io, e che lo capiscono e lo rispettano. Tutti intorno a me si sforzano nel non usare pronomi maschili con me, per loro sono solo Nemo”, precisò.
Nemo ha così festeggiato il pass Eurovision 2024:
“È un onore incredibile poter rappresentare la Svizzera all’ESC. La piattaforma Eurovision offre un’enorme opportunità per costruire ponti tra culture e generazioni diverse. Ecco perché è molto importante per me, in quanto persona genderqueer, difendere l’intera comunità LGBTQIA+. The Code parla del viaggio che ho iniziato con la consapevolezza di non essere né un uomo né una donna. Ritrovarmi è stato un processo lungo e spesso difficile“.
SRF ha descritto The Code come “il manifesto artistico di questo viaggio personale”, nonché uno “spazio sicuro dove ogni persona può trovare la propria verità”. La sua storia personale diventa “una narrazione universale” e un invito rivolto a tutti “a decifrare il proprio codice ed entrare nel regno dell’autenticità”. Un brano che è uno splendido e fascinoso incontro tra rap, drum’n’bass e opera.
Nemo, che al momento vive a Berlino, non canterà in svizzero tedesco all’Eurovision, bensì in inglese. La sua canzone, che scardina codici musicali e sociali, è stata scelta tra 472 brani presentati ad una commissione ad hoc. L’edizione svedese dell’Eurovision, come detto, sarà straordinariamente inclusiva. Prima di Nemo erano già stati annunciati il cantante lituano Silvester Belt, bisessuale; la popstar non binaria Bambie Thug in rappresentanza dell’Irlanda; Olly Alexander, gay dichiarato, per il Regno Unito; e il giudice di Drag Race Belgio Mustii, anche lui omosessuale dichiarato, in rappresentanza del Belgio. Nel frattempo ancora si dibatte sull’eventuale partecipazione di Israele.
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