La sua hit del ’76, A far l’amore comincia tu, cantata in varie lingue, dall’inglese al greco è stata scelta dalle associazioni gay come inno dell’Europride che comincia domani a Roma. Per Raffaella Carrà, da tempo icona del mondo gay, "l’Europride è una manifestazione importante. Bisogna ricordare a tutti – commenta – che quando non si fa male a qualcuno, la libertà sessuale, la libertà di vivere con gioia come ognuno crede è un sacrosanto diritto".
Parole che suonano come un monito a chi anche in queste ore ha attaccato duramente la manifestazione con motivazioni varie ma che non hanno fermato la macchina organizzativa. Il taglio del nastro degli eventi ci sarà domani 1 giugno quando alle 21 aprirà al pubblico il Pride Village, nel parco Vittorio Emanuele, con accesso gratuito a tutti gli eventi. All’inaugurazione sarà presente la madrina Claudia Gerini. Seguirà un omaggio dell’Europride a Franca Valeri, appena eletta Queen of Comedy al Festival del cinema gay di Milano.
Al via anche le mostre di Europride: Gay Tech, curata da cura di Eugenio Spagnuolo e Giuseppe Fadda che racconta come cambia il desiderio omosessuale con la tecnologia, My spirituality, mostra di ritratti di persone glbt cristiane a cura di Luca Lo Iacono e Bearpride is Bodypride, sguardi sul corpo e sull’immaginario ursino a cura di Subwoofer e Feed the bears.
Nell’area dibattiti sarà proiettato, in anteprima assoluta, il video Domani il Pride. Appunti su un evento che ancora non c’è di Pietro Orsatti, che racconta l’organizzazione dell’evento.
Dalle 22, nell’area palco, si terrà un concerto di Donatella Rettore.
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