Prosegue in tribunale la vicenda Unar: dopo le polemiche suscitate dal servizio de Le Iene – che ha portato alle dimissioni di Francesco Spano dell’ufficio governativo anti-discriminazioni e alla sospensione del bando con i finanziamenti accordati all’associazione LGBT Anddos (ma anche alle altre associazioni assegnatarie) – ieri mattina l’associazione ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Roma.
A seguito di alcune verifiche, Anddos ha infatti registrato un accesso alle informazioni di Francesco Spano effettuato al di fuori dei regolari protocolli di consultazione del database.
L’accesso proviene da un ex-circolo affiliato ad Anddos fino al novembre 2016, stante le dichiarazioni di Francesco Spano che mai avrebbe preso parte alle attività dello stesso. Anddos ha chiesto alla Procura di Roma di effettuare tutte le verifiche del caso, anche riguardo alla diffusione del dato sensibile ad opera della trasmissione Le Iene di Mediaset.
Per non dare adito a speculazioni e processi mediatici, Anddos si riserva per il momento di non divulgare il nome del circolo sul quale ha chiesto alla procura di indagare.
Al di là degli sviluppi legali l’associazione Anddos lancia un appello, invitando tutta la comunità LGBT a “riflettere sul grave danno di immagine a tutta la comunità a seguito della vicenda, sulla grave situazione in cui versa l’Unar e sulla necessità di una strategia comune delle associazioni volta a salvaguardare l’impegno delle istituzioni pubbliche contro le discriminazioni“.
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