Cristiano Malgioglio canta Sulla Porta di Federico Salvatore: “La 1a canzone d’Italia contro l’omofobia”

La Rai provò a censurare la parola “omosessuale” dal testo del brano portato a Sanremo 1996.

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A pochi mesi dalla scomparsa di Federico Salvatore, cantante che nel 1996 portò sul palco del Festival di Sanremo un potentissimo brano contro l’omofobia, Cristiano Malgioglio ha deciso di omaggiarlo, incidendo una cover di Sulla Porta, racconto drammatico, dai picchi tragici, sull’omosessualità. La storia di un figlio che, pronto sulla porta di casa a lasciare il nido materno per andare a vivere la propria vita di persona gay con il proprio compagno, vomita tutto addosso a sua madre:

A darne notizia lo stesso Malgioglio, dalle pagine de Il Mattino.

“Baudo ebbe il coraggio di sceglierla, però poi, nel dialogo del gay con la madre, fu censurata la frase clou. “Sono un diverso, mamma, un omosessuale” divenne “Sono un diverso mamma, e questo ti fa male”. La metrica era salva, la denuncia depotenziata. Faceva ancora paura quella parola, non erano ancora i tempi del coming out. Federico, come sempre, era avanti, era un vero artista, nelle canzoni divertenti, come in quelle più serie”.



Non a caso Pippo Baudo, presentatore di quel Festival di Sanremo insieme a Sabrina Ferilli e Valeria Mazza, non pronunciò mai la parola “omosessualità” dal palco. In realtà Salvatore si autocensurò solo nel corso delle prime due serate. Questo perché la parola “omosessuale” tornò nel testo al 3° live. “Dal terzo posto finii al terzultimo posto. La censura e la falsa morale mi presero a calci in culo”, confessò amaramente il cantautore a IlRiformista.

“È passato così tanto tempo da quei pezzi, da quello di Federico Salvatore, eppure… l’omofobia esiste ancora”, ha aggiunto Malgioglio a IlMattino. “Dobbiamo combatterla. Penso alla battaglia che ha fatto Mariela Castro, nipote di Fidel, a Cuba, sostenitrice del referendum popolare che ha legalizzato nel paese caraibico matrimoni gay e maternità surrogata. Sai che ci sono ragazzi che mi contattano chiedendo consigli, come rivelarsi alla madre, come dichiararsi all’uomo che amao? La sensibilizzazione sul tema è importante e sono felice di presentare Sulla porta in anteprima proprio nella terra di Federico Salvatore. Poi la porterò in tv“.

Il cantautore presenterà in anteprima la cover di Sulla Porta sabato 5 agosto, a Cancello e Arnone (Ce), dopo aver ritirato il Premio Eccellenze Volturno al fianco di Raiz, Maria Nazionale e Vincenzo Comunale.

Federico Salvatore si definiva “cantattore” e aveva conosciuto la popolarità dal salotto tv del Maurizio Costanzo Show. “Sulla porta”, scritta con autori di livello assoluto, Giancarlo Bigazzi e Giuseppe Dati, è contenuta nell’album “Il mago di Azz” e in quel Festival si classificò al 13esimo posto.

Sulla Porta Testo

Mamma’ son qui
con le valigie sulla porta
e in macchina c’e’ un uomo
che mi sta ad aspettare
la verita’ lo so
ti lascera’ sconvolta
quell’uomo e’
il mio primo vero amore
con lui mi sento
libero e felice vivremo insieme
abbiamo gia’ una casa
non sono piu’ un bambino
mamma abbassa quella voce
smetti di fare
la vittima indifesa.
Perche’ cosi’ hai perduto
anche tuo marito
quel povero leone
che scappo’ come un coniglio
davanti al mostro
del tuo amore arrugginito
e ti lascio’
in ostaggio questo figlio.
Mamma’ son qui
con le valigie sulla porta
con tutti i dubbi
e tutti i miei casini
pero’ mi sento forte
e per la prima volta io me ne frego
degli orecchi dei vicini.
Sulla porta sulla porta
quante volte mi hai
fermato sulla porta
con quei falsi crepacuore
che sparivano
all’arrivo del dottore.
Mamma’ nella mia stanza
ho messo a posto tutto
le chiavi le ho lasciate
li’ sulla credenza
mi manchera’ il sorriso
del tuo caffe’ a letto
quel nostro paradiso dell’infanzia
quando il mio desiderio
era di piacerti
e allora col rossetto
e con il tuo ventaglio
in bagno mi truccavo
per assomigliarti
ero orgoglioso
di essere tuo figlio.
Ma un maledetto pomeriggio
dell’adolescenza
studiavo insieme ad un ragazzo
e per la timidezza
sentivo dentro un misto
di piacere e sofferenza
e mi scappo’
sulla sua gamba una carezza
oh mamma son stato troppo tempo
qui su questa porta
all’ombra dei colori
della tua sottana
a letto con le donne
ci son stato ma ogni volta
tornavo al mio segreto
come un lupo nella tana.
Sulla porta sulla porta
tu sapevi
e mi fermavi sulla porta
e chiudevi le mie dita
e i miei sogni
sulla porta della vita.
Mamma’ son qui
su questa porta dell’ipocrisia
con il mio posto fisso
e una carriera promettente
come un perfetto esempio
della media borghesia
che non puo’ avere
scandalosi sentimenti
oh mamma non capisci
come e’ falsa la morale
la maschera di fango
bagnata nell’argento
sono un diverso mamma
un omosessuale
e questo tu lo prendi
come un tradimemto.
Sulla porta
sulla porta
io vorrei
che tu sapessi perdonare
una volta
una volta
non buttare
sulle mie ferite il sale
come adesso
sulla porta che mi dici
vai per te io sono morta
sono morta
sono morta
e mi sbatti sulla faccia
questa porta.

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