Potrebbe sembrare incredibile che una notizia del genere arrivi proprio da uno dei paesi più omofobi, la Russia, ma pare proprio che gay e lesbiche dipendenti della compagnia di bandiera russa Aeroflot abbiano deciso di creare un proprio sindacato per difendere i loro diritti. "Ci sono molti gay e lesbiche impiegati dalla nostra azienda – afferma lo steward Maksim Kupreiev, che quindi non nasconde la propria sessualità -. Stiamo creando un gruppo per difendere i nostri diritti".
Il gruppo ha attualmente solo sei dipendenti di Aeroflot, secondo Kupreiev. "Ma so che molti altri rivelerebbero la loro omosessualità, se fossero sicuri che queste informazioni fossero coperte dal diritto di privacy".
Ma cosa chiedono alla compagnia aerea? I dipendenti lgbt vogliono offrire ai loro partner gli stessi diritti dei coniugi eterosessuali, come accade in altre aziende di altri paesi come molte compagnie di bandiera europee. Certo si battono in un paese difficile in cui anche organizzare un Pride è un’impresa quasi impossibile, costantemente ostacolata da amministrazioni locali e non. A dimostrarlo, la lunga lista di violenze subite dagli attivistilgbt ogni voplta che hanno tentato di scendere in piazza a reclamare diritti. Questa nuova associazione, però, è certamente il segno che le cose, almeno in alcuni ambienti, stanno lentamente cambiando.
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