Nei giorni scorsi si è parlato molto dei cantanti che hanno rifiutato di cantare alla cerimonia di insediamento di Trump.
Poco si è parlato invece, almeno in Italia, della giovane cantante che ha accettato l’invito di Trump: Jackie Evancho, 16 anni, il mezzosoprano più giovane al mondo, ex concorrente di America’s Got Talent.
In America si è discusso molto di lei: giovanissima, afferma di aver accettato “non per una scelta politica, ma per il mio Paese“. Ma si è parlato anche e soprattutto di sua sorella Juliet: ragazza transgender, viene discriminata e bistrattata proprio da quel presidente e da quel governo che sua sorella Jackie celebrerà domani. L’utopia è avvalorata dal fatto che i conservatori repubblicani sono orripilati da una situazione simile, mentre i democratici lo sono altrettanto per il sopruso che Juliet sarà costretta a subire.
Jackie e Juliet frequentano lo stesso liceo, il Pine-Richland High School: l’istituto è stato denunciato per discriminazione dai genitori delle due, perché a Juliet non è consentito usare il bagno delle ragazze. Quella legge, la Bathroom Law, che assegna i bagni solo ed esclusivamente in base al genere biologico e che tanto ha fatto discutere l’America, ha ricevuto il placet del neopresidente Trump. Come può Jackie aver accettato di cantare per un uomo che non consente a sua sorella di vivere liberamente la propria identità?
Le due ragazze hanno rilasciato un’unica intervista, al New York Times: affermano di essere legatissime e di essersi sempre supportate a vicenda. Juliet è estroversa e dopo l’episodio dei bagni voleva cambiare scuola. “Ma poi sono stata eletta reginetta e ho cambiato idea“, rivela. Il suo obiettivo? Lottare per la causa LGBT, affinché altri ragazzi e altre ragazze non debbano passare quello che ha subito lei. Jackie, invece, è stranamente più timida: nonostante il suo successo (la sua versione di Oh Holy Night è disco di platino) si mantiene abbastanza low profile. Sembra avere una predilezione per le cerimonie, visto che cantò anche per Obama durante una cerimonia del 2010.
Non aveva alcun motivo di accettare: è già abbastanza famosa grazie alla sua voce. Perché allora non declinare, come hanno fatto molti (Celine Dion compresa LEGGI >), quantomeno per rispettare sua sorella? Non lo sapremo mai. Fatto sta che Julie ha affermato che quel giorno non sarà con lei a sostenerla. “Non sono stata invitata. Ma le sarò vicina spiritualmente“.
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Non c'è bisogno di fermare nessuno. SONO IO CHE MI FERMO! Ho fatto di tutto per spiegare l'orrore di certe devianze, insieme alle prospettive di guarigione. Non posso più perdere tempo. SONO IO CHE MI FERMO.
Noooo...!!! Per una volta, no dico, care signorine, per una volta, per puro caso, mettete la foto di una ragazza e pure qui si parla di trans, gender e transgender... Ma non è possibile ! IO PROTESTO !