Google ha oggi celebrato la vita di Jacqueline Charlotte Dufresnoy – meglio conosciuta con il nome d’arte Coccinelle – con un doodle ad hoc sull’home page del motore di ricerca. Proprio oggi, 23 agosto, Jacqueline avrebbe compiuto 93 anni. Morta nel 2006, cantante, attrice, ballerina e trasformista francese, Jacqueline è stata una delle prime donne transessuali nel mondo dello spettacolo. Divenne legalmente donna dopo l’operazione di riassegnazione chirurgica del sesso cui si sottopose nel 1958, a Casablanca. All’epoca era illegale in Francia indossare abiti “non associati” al sesso assegnato alla nascita.
Dufresnoy è cresciuta a Parigi alimentando da subito tutto il suo amore per la moda. Da giovanissima indossò un vestito rosso con pois neri a una festa, guadagnandosi il soprannome di Coccinelle, che in francese significa per l’appunto “coccinella”. Nel 1953 il debutto sul palco al Madame Arthur, locale di cabaret a Parigi. Nel 1960 sposò il giornalista Francis Bonnet, nella Cattedrale di Notre-Dame, diventando caso internazionale. Jacqueline finì sulle prime pagine di mezzo mondo. Nel 1964 iniziò ad esibirsi all’Olympia. Dal 1970 iniziò a girare il mondo in tournée. Coccinelle par Coccinelle è il titolo della sua autobiografia, in cui ha raccontato la sua esistenza e la propria transizione. Negli anni ’70 si stabilì in Germania per poi tornare Parigi a fine anni ’80. Dal 1994 si esibì a Marsiglia, dove è morta nel 2006 all’età di 75 anni.
Parlando dell’operazione del ’58, Dufresnoy sottolineò come il chirurgo “rettificò l’errore commesso da madre natura”, diventando così finalmente “una donna dentro e fuori”.
“Dopo l’operazione, il dottore mi disse, ‘Bonjour, Mademoiselle’, e seppi immediatamente che era stato un successo”.
Coccinelle è stata una pioniera per la comunità LGBTQ+. Le nozze con Bonnet fecero la storia, dando per la prima volta alle persone trans il diritto di sposarsi in Francia. Successivamente è convolata a nozze in altre due occasioni. Il suo ultimo marito, Thierry Wilson, era un uomo trans. Negli anni ha fondato l’organizzazione Devenir Femme, che fornisce supporto alle persone transgender, e ha contribuito ad aprire il Centro per la ricerca e l’informazione per la transessualità e l’identità di genere.
Negli anni ’60 fu anche diva del cinema, con Ghigo Agosti che le dedicò la canzone Coccinella. Anche lei si è cimentata con il canto, con 3 ep pubblicati tra il 1959 e il 1963 e un disco uscito nel 2004.
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