Il famoso disturbatore televisivo Gabriele Paolini, conosciuto dal pubblico televisivo per le sue apparizioni alle spalle dei giornalisti che fanno servizi fuori dagli studi, è stato condannato a cinque mesi di reclusione per offese alla religione dello Stato mediante offese al Papa. Assoluzione, invece, per l’accusa di sospensione di pubblico servizio.
Le accuse si riferiscono a fatti avvenuti il 5 e il 15 luglio di tre anni fa. Durante una trasmissione Rai, Paolini, alle spalle del giornalista urlando con tanto di megafono parole ritenute offensive nei confronti del Papa, chiamandolo ‘gay’, e dell’attuale presidente del consiglio Silvio Berlusconi che definì ‘puttana’. Ieri Gabriele Paolini è comparso in giudizio difeso dai suoi ormai storici avvocati, Lorenzo La Marca e Massimiliano Kormuller. Il giudice monocratico chiamato ad emettere la sentenza, ha deciso di condannarlo solo per offese alla religione di Stato.
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