Uscita in sordina, senza alcun tipo di promozione, e presto esplosa, come forse neanche Netflix avrebbe mai potuto immaginare. Baby Reindeer è la serie del momento. Tutti la guardano, tutti ne parlano, tutti ne scrivono. E i numeri sono a dir poco clamorosi.
Alla prima settimana in streaming Baby Reindeer si classifica quinta, tra le serie più viste al mondo, con 10,400,000 ore visualizzate e 2,600,000 utenti. Ma il passaparola è praticamente immediato, tant’è che con la 2a settimana in streaming Baby Reindeer balza al primo posto tra le serie Netflix più viste worldwide, con altre 52,800,000 ore e altri 13,300,000 utenti. E non è finita qui. Con l’ultima settimana di aprile la serie ha mantenuto il primato e collezionato altre 87,400,000 ore, con altri 22,000,000 utenti. Un +65% dalla 2a alla 3a settimana. Battuti persino i film, con Rebel Moon — Part Two alla sua 2a settimana di programmazione fermo alle 38,800,000 ore di visualizzazioni e ai 18,800,000 utenti.
Come già accaduto ai tempi di Stranger Things, quando la serie dei Duffer Brothers uscì senza particolare promozione il 15 luglio del 2016, il gratuito passaparola ha ampiamente abbattuto il costosissimo marketing, per la gioia di Richard Gadd, comico dichiaratamente bisessuale che ha attinto dalla propria storia privata per scrivere una serie che parla di accettazione di sè, violenza sessuale, salute mentale e stalking.
Baby Reindeer segue la strana relazione tra il comico fallito Donny Dunn e la sua stalker Martha, che dopo aver accettato una semplice tazza di thè in un pub comincia a perseguitarlo. Un’inquietante e drammatica storia vera che vede nel cast anche Jessica Gunning, Tom Goodman-Hill (Darrien) e Nava Mau (Teri), attrice transgender che fa innamorare il protagonista.
Dopo il boom della serie c’è chi ha iniziato a fare ricerche on line per scoprire l’identità della vera Martha. Una vera e propria caccia alle streghe che ha scatenato i tabloid britannici, con la presunta vera stalker, scozzese, che al Daily Record ha dichiarato.
“Sono io la vittima qui, non Richard Gadd. Ho ricevuto minacce di morte a causa del suo spettacolo nonostante il fatto che molte delle cose che ha affermato non siano vere. Sono stata in compagnia di Richard Gadd in alcune occasioni, ma non l’ho perseguitato come sostiene. La sua storia è una grave intrusione nella mia privacy. Non lo vedo da 12 anni. Ho letto che aveva scritto quello spettacolo quattro o cinque anni fa e ho pensato: mio Dio! Questo fine settimana ho cercato su Google e le storie su Richard Gadd e Baby Reindeer erano ovunque”.
Dichiarazioni tutt’altro che verificate, con Richard Gadd che ha chiesto gentilmente di non fare speculazioni nè ulteriori ricerche. “Le persone che amo, con cui ho lavorato e che ammiro sono ingiustamente coinvolte in speculazioni e chiacchiere. Per favore, non fate illazioni su chi potrebbero essere le persone della vita reale. Non è questo lo scopo del nostro spettacolo. Tanto amore, Richard x X“.
Nel dubbio, Baby Reindeer sta letteralmente spopolando e c’è già che parla di trionfo assoluto agli Emmy del prossimo anno.
Gay.it è anche su Whatsapp. Clicca qui per unirti alla community ed essere sempre aggiornato.