Quel che si dice rivoltarsi nella tomba. Il cattivo gusto tutto americano di Donald Trump il quale, dopo aver annunciato uno dei peggiori programmi sui diritti civili ( > LEGGI QUI) che riporta l’America agli anni 60 prima della rivolta di Stonewall, ha pensato bene di condire il tutto con le canzoni dei Queen e la voce inconfondibile di Freddie Mercury, entrando alla convention repubblicana sulle note di “We Are the Champions“.
Tanto è bastato per far incazzare Adam Lambert, il cantante che tra le altre cose ora ha preso il posto di Freddie nella band (con lo stesso risultato di allora: Freddie e Adam sono troppo superiori al resto della band) il quale ha condiviso una foto su internet con questo messaggio : “Se il tuo partito politico passa anni a trattare le persone gay come cittadini di serie B, sappi che non hai alcun diritto di usare la voce di Freddie alla tua convention“.
— ADAM LAMBERT (@adamlambert) 19 luglio 2016
Ricordiamo che Trump e il suo vice MikePence hanno un pessimo record a favore dei diritti civili. Pence in particolare è il fautore di una legge in Indiana che permette la discriminazione LGBT per motivi religiosi, ha cercato di tagliare fondi per la lotta all’HIV e destinarli alle terapie riparatrici dell’omosessualità e non è contrario al licenziamento delle persone a causa della loro sessualità.
Freddie Mercury, gay dichiarato in un’epoca in cui persino le star si nascondevano, è forse la vittima più illustre dell’AIDS, che lo uccise nel 1991. Fu proprio la sua morte a rendere coscienti del problema istituzioni politiche, fino ad allora sostanzialmente indifferenti. Le parole definitive le ha dette il governatore della California, Gavin Newsom, democratico:
“E’ importante notare che la convention repubblicana è finita con le note di una canzone cantata da una persona morta di AIDS, proprio quella malattia alla quale Pence vuole tagliare i fondi per l’assistenza. Una persona gay la cui voce viene usata da un partito che vuole abolire il matrimonio gay e discriminare come mai prima le persone per la loro sessualità. Non so cosa avrebbe detto Freddie Mercury sapendo che la sua musica viene suonata dai repubblicani, ma se non fosse stato una famosa rockstar, sarebbe probabilmente stato accolto da un muro molto molto alto, perché rappresenta tutto quello che Trump e Pence odiano“.