È morto all’età di 80 anni Joel Schumacher, nato a New York nell’agosto del 1939 e tra i pochi registi americani dichiaratamente gay in quel di Hollywood.
Dopo aver iniziato la propria carriera da Revlon come designer d’abbigliamento e di confezioni, divenne prima costumista (anche per Woody Allen con Il dormiglione e Interiors, per poi fare il suo esordio in qualità di regista nel 1981 con The Incredible Shrinking Woman, trainato dalla splendida Lily Tomlin. Nel 1987 il primo colpaccio grazie a Ragazzi perduti, interpretato da Corey Haim, Corey Feldman, Jason Patric e Edward Herrmann, seguito da Linea Mortale e Scelta d’amore, entrambi con Julia Roberts, e da Un giorno di ordinaria follia e Il Cliente, con Michael Douglas e Susan Sarandon.
Nel 1995 prende il timone lasciato vagante da Tim Burton e dirige Batman Forever con Val Kilmer, seguito da Batman & Robin con George Clooney. Indubbiamente i due peggiori Batman cinematografici di sempre, ma innegabilmente camp, per non dire queer, come mai era stato l’Uomo Pipistrello. Seguirono titoli come Il momento di uccidere, 8mm – Delitto a luci rosse con Nicolas Cage e Joaquin Phoenix, Flawless e Tigerland, In linea con l’assassino e Veronica Guerin, il musical flop Il fantasma dell’Opera e Number 23 con Jim Carrey, fino al disastroso Trespass con Nicole Kidman e Nicolas Cage, suo ultimo film del 2011.
Nel 1978, ancor prima di debuttare alla regia, Joel scrisse l’iconico The Wiz – I’m Magic, diretto da Sidney Lumet e tratto da Il meraviglioso mago di Oz, qui riproposto in chiave urbana con protagonisti Diana Ross e Michael Jackson. Un anno fa Schumacher confessò il proprio promiscuo passato sessuale, nel corso di un’intervista, rivelando di essere stato con circa 20.000 partner, per poi sottolineare come essere gay, 50 anni fa, fosse decisamente diverso rispetto ad oggi: “Ora molte persone gay si sposano, adottano o stanno avendo figli. Non c’era nulla di simile quando ero giovane io. Se entravi in un bar gay e c’erano 200 uomini lì dentro, dicevi: “Va bene, chi vuole avere una casetta con una staccionata bianca, un cane e un bambino, alza le mani” o “Chi vuole scopare stasera?“. Il concetto di una bella vita suburbana o di crescere figli non era un concetto elevato.”
Il regista mise poi un punto definitivo ai rumor che volevano i ‘suoi’ Batman e Robin omosessuali: “Se io non fossi gay non avrebbero mai inventato queste cose. Tutto è iniziato molto prima di me. Molto prima che arrivassi, qualcuno ha scritto tutto su quale sia il vero messaggio delle fiabe e delle storie per bambini. Biancaneve spiega cosa vuol dire avere delle cattive matrigne. E Batman e Robin sono due omosessuali che vivono in una grotta, che vivono insieme. C’è sempre stata questa teoria secondo cui Batman e Robin fossero gay“.
Vito Russo, nel suo libro Lo schermo velato, criticò pubblicamente Joel per avere contribuito all’immagine negativa delle persone gay data da Hollywood.
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