Nel giugno del 2022 Alberto Matano si univa civilmente con l’amato Riccardo Mannino, 56enne avvocato cassazionista. A poco più di un anno fa quel felicissiomo giorno, il conduttore di La Vita in Diretta è tornato a parlare della propria vita privata, del proprio coming out e dell’amore che prova nei confronti del compagno dalle pagine di Oggi, in edicola a partire da domani.
“Qualcosa di importante, inaspettato, cruciale, bellissimo“, ha definito Matano quell’Unione, diventata realtà grazie all’amica Mara Venier “Una sera a cena ha cominciato a dirci: “Ma cosa aspettate a sposarvi?”. Riccardo ha preso il telefono e ha iniziato a cercare una data. È cominciata la corsa contro il tempo per organizzare tutto in un mese e mezzo. La ringrazio ancora perché è stato il clic che mancava per portarci a questo passo”.
Matano ha fatto coming out in diretta tv, su Rai1, nel corso di una puntata di La Vita in Diretta in cui si parlava di DDL Zan e di omofobia, vissuta in prima persona dal giornalista. “Non ho mai voluto raccontare le mie cose, al di là di compagna o compagno, sono sempre stato molto discreto fin quando ho potuto, considerando il lavoro che faccio. Penso che un giornalista che fa il telegiornale, che rappresenta “il” Tg, sia solo un tramite e non sia tenuto a raccontare la propria vita”, ha precisato l’ex mezzobusto del Tg, che ha poi trovato la forza di dichiararsi pubblicamente.
“Con il pubblico si è stabilito un rapporto di fiducia. Raccontiamo l’Italia, ho pensato fosse giusto raccontare con onestà anche me stesso. Tutto è cominciato dal bullismo, a me è capitato a scuola, sono cresciuto in ritardo, mi prendevano in giro, fino a 16 anni ero alto 1 e 60, ero più esile. E poi c’è stata la legge sull’omofobia che in quei giorni era in discussione al Senato. Ho sentito un calcio nello stomaco, una ferita che si è riaperta. Ho avvertito il bisogno di dire la mia. Questo è stato il motore di tutto. Poi io e Riccardo ci siamo sposati e quindi è diventato inevitabile l’aspetto pubblico“.
C’è da sottolineare come Matano sia “sempre stato libero. Tutte le persone con cui lavoravo, dai direttori ai colleghi di redazione, conoscevano Riccardo“. Ma sono arrivate anche parole fuori posto, gesti discutibili e discussi.
“Non posso dire che siano state tutte rose e fiori. Ogni tanto c’era quel rumore di fondo… È chiaro che se qualcuno voleva colpirmi – non trovando altri spunti – ha utilizzato anche questo argomento in modo più o meno esplicito. A un certo punto però me ne sono fregato“.
E Alberto Matano ha fatto benissimo, visto e considerato che oggi è felicemente unito civilmente all’amato Riccardo.
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