Questo servizio di Giovanna Nina Palmieri è andato da poco in onda a Le Iene.
Lasciamo che siano le sue parole a presentarvelo. Ogni altro commento sarebbe superfluo.
Più o meno due settimane fa sono piombata nella vita di due fidanzati, Walter ed Emanuel, insieme da 13 anni. Tutto è cominciato da questa mail:
“Sono Walter e sono ricoverato ad Aviano per un linfoma che mi sta separando dal mio compagno…Non abbiamo tutele se non il cuore enorme di mio papà… Se la malattia e voi me ne date il coraggio, vorrei far capire che amore è amore, assistenza è assistenza, diritto è diritto e una lacrima è una lacrima.”
24 ore dopo ero da loro. Quando sono tornata a casa, dopo due giorni pienissimi di tutte le emozioni che vi possono venire in mente ho scritto questo:
“Faccio un lavoro stupido e bellissimo. Faccio un lavoro che si prende tutto di me, che mi ruba il tempo, che mi fa dire parolacce e piangere e ridere come “si deve”. Faccio un lavoro che oggi mi ha portato da Walter e dai suoi due uomini, Emanuel, il suo compagno e Piero, il suo incredibile eppure normalissimo papà. Faccio un lavoro che ha regalato a Walter un sorriso che spero duri ancora per molto, nonostante la cattiveria della vita che con lui è stata proprio stronzissima. Faccio un lavoro che stasera mi mette a letto con la testa piena di pensieri “pensierosi” e il cuore che vorrebbe nascondersi e godersi questo tumulto. Forza Walter. Non sai quanto mi hai fatto sentire fortunata.”
Neanche 10 giorni dopo il nostro incontro Walter se ne è andato. Ho fatto in tempo a volergli bene, ad appassionarmi a lui, a sentire mie le sue preoccupazioni.
[…]
Ieri al funerale di Walter il suo papà, Piero, ha detto a me e ad Alessandro, mio collega e amico: “Grazie per averlo ascoltato: ci teneva tanto e gli avete regalato il suo ultimo sorriso. Per lui è stato il giorno più bello.”
Ciao Walter. Sono certa che il tuo messaggio arriverà forte e chiaro anche al cuore di chi non vuole vedere.
Nina
anche io ho un cancro , in vescica, ho un compagno , ho subito invalidità’ per errore umano, mal sanità’ ma per malattie preesistenti non sarò risarcito , sia per lungaggini giudiziarie, sia perché’ morirò’ prima li denunciai penalmente ma poiché’ sono un invalido superiore al 100 per cento è’ stato segretato tutto come se fosse stato archiviato e non vedrà’ mai l’alba esiste solo la famosa livella grazie Dio baci
Un documento come questo meriterebbe di essere divulgato nelle scuole perchè testimonia Amore.