Anno dopo anno nelle palestre, ma anche nelle discoteche e sulle spiagge, il numero di giovani e meno giovani sempre piú muscolosi, con pettorali possenti o addominali scolpiti, aumenta visibilmente. Rappresentano l’oggetto del desiderio di molti gay, ma a volte sono inconsapevoli vittime di un vero e proprio trastorno mentale: la vigoressia.
L’allarme è stato lanciato dalle Associazioni Psichiatriche degli Stati Uniti, dove si calcola che i vigoressici siano già oltre il mezzo milione. Sono maniaci della palestra, si pesano varie volte al giorno, non hanno altro tema di conversazione che non sia il proprio corpo e fanno diete rigidissime con un basso tenore di grassi e molti carboidrati e proteine. Per quanto un vigoressico sviluppi il suo collo, i bicipiti, le cosce, non si vede mai abbastanza muscoloso.
La dinamica psichica è uguale ed antitetica a quella dell’anoressia. Come la ragazzina, com problemi di insicurezza e autostima, inizia a rifiutare il cibo alla ricerca di una sempre maggiore magrezza, cosí il ventenne vigoressico si annulla nell’esercizio fisico e nelle diete iperproteiche, per raggiungere un volume muscolare sempre pú grande. In tal senso sono entrambi soggiogati ai simboli “vincenti” che le mode, la televisione, la pubblicità propongono. Da una parte le top-model supermagre, assurte a un vero e proprio divismo, dall’altro il macho gonfio di muscoli “che non deve chiedere mai!”.
A questo bombardamento mediatico i gay non sono ovviamenti immuni e basta sfogliare una qualsiasi rivista, quelle porno in primo luogo, per darsi conto di quale è il “tipo” che va per la maggiore.
Il pericolo, come nel caso dell’anoressia, è quello di finire senza accorgesene in circolo mentale vizioso. “Quella che al principio può essere una sana passione per il proprio corpo- spiegano gli esperti – si trasforma in patologia quando la persona perde il controllo e spende piú denaro ed energia del normale per rispettare le schede di esercizio e il regime alimentare. La malattia tocca il fondo quando il vigoressico arriva a un problema di dissociazione mentale e di ossessione per il muscolo”.
Vari esempi di come si manifesta questa ossessione sono già stati registrati e catalogati in riviste specializzate come Psychosomatic. Il caso di un diciannovenne che ogni giorno mangiava 5 o 6 volte (con un totale di 20 albumi d’uovo), si pesava altrettanto e e passava oltre tre ore in palestra, tra pesi e macchine. O il ragazzo che, per ottenere muscoli piú fibrati, beveva acqua distillata, con grave danno a livello dei reni, per non assumere sale. Oppure il giovane, con una ferrea dieta esclusivamente di pollo e riso, che per l’angoscia di mangiare ingurgitava tutto appena tolto dall’acqua bollente, procurandosi bruciature nella bocca e nell’esofago.
Anche se questi sono casi limite secondo il dottor Harrison Pope, lo psichiatra americano che si puó considerare lo scopritore di questa malattia, la vigoressia piú durare anni e rimanere occulta e colpisce soprattutto giovani e adolescenti molto preoccupati per qualche difetto fisico, spesso immaginario. Per Hope la vigoressia deve essere considerata alla stregua della dismorfia corporale, che colpisce circa l’1% della popolazione.
A parte le implicazione psichiche relative alla distorsione della realtà , i comportamenti vigoressici, come una dieta squilibrata o l’esercizio fisico senza controllo, possono anche avere gravi conseguenze a livello fisico. Alla ricerca di un massa muscolare sempre piú voluminosa, il vigoressico infatti non si accontenta di integratori alimentari (aminoacidi, proteine, creatina etc. etc) ma passa ad assumere ormoni e anabolizzanti che producono un cambio metabolico e possono dannegiare il fegato o il sistema cardiovascolare e causare impotenza.
Dietro l’esercito di Big Jim che popola i luoghi (e molti sogni) gay si puó nascondere dunque la vigoressia, e dietro una corazza di muscoli e vene riginfie si puó celare una vera propria sindrome da “brutto anatroccolo”.
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