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Spagna: aveva già denunciato insulti, ora l’arbitro gay dichiarato viene minacciato di morte

Il giovane arbitro spagnolo è stato insultato e minacciato di morte durante una partita di calcio giovanile in provincia di Cadice.

Spagna: aveva già denunciato insulti, ora l'arbitro gay dichiarato viene minacciato di morte - arbitro spagna - Gay.it
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In Spagna, un giovane arbitro di 21 anni, Jesus Tomillero, è stato minacciato di morte a causa della sua omosessualità. Noi di Gay.it ci siamo già occupati di lui, qualche mese fa, quando già aveva ricevuto insulti per il fatto essere dichiarato >>> LEGGI QUA

Questa volta Tomillero ha ricevuto delle minacce di morte via Twitter, per le quali è stato costretto a rivolgersi alla polizia. I tweet incriminati raffigurano pistole, proiettili, teschi e contengono frasi eloquenti del tipo: “Ritirati o muori”, “Figlio di putt*na malato di AIDS, ti ammazziamo”, “Ti sei schierato dalla parte sbagliata, guardami in faccia: sarà l’ultima che vedrai”, “Preparati per quello che verrà. Le minacce hanno convinto la polizia a mettere sotto sorveglianza l’abitazione del giovane arbitro, che ha detto: “Così posso sentirmi più sicuro. Tornerò con più forza e con più voglia di prima, anche se a molte persone questo non piacerà”.

Sabato pomeriggio scorso il giovane ha arbitrato la sua seconda gara ufficiale. La prima, arbitrata nel mese di aprile, era finita alla stessa maniera, con insulti omofobi e molte polemiche. Tra l’altro Tomillero stava arbitrando C.D. Lasalle-Atletico Zabal, categoria alevines della provincia di Cadice, l’equivalente spagnolo dei nostri pulcini. Cioè, una partita tra bambini di neanche 10 anni.

jesus-tomillero

Il match è stato interrotto poiché uno spettatore simpatizzante del C.D. Lasalle si è rivolto al ragazzo, dicendo: “Ritirati, ché devi fare il maricon (fr*cio, ndr), vattene al Grande Fratello (…) Sei un maricon di merda”. I dirigenti e l’allenatore del C.D Lasalle hanno chiesto a questa persona di abbandonare l’impianto di gioco, ma lui non lo ha fatto. Tra le persone ad averlo insultato durante la gara c’era anche un suo collega, un arbitro attivo nelle medesime categorie giovanili.

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