"Anche io faccio una vita ‘impossibile’. Blindata e nel terrore. Non in carcere – perché non ‘clandestina’ – ma, seppur cittadina a pieno titolo, di fatto una ‘clandestina’ in Italia". Così si legge nel post che Federica Pezzoli, avvocata civilista romana e candidata alla presidenza di Arcigay Roma, ha dedicato dal suo blog alla transessuale aggredita nella Capitale. L’ennesima.
La Pezzoli, donna dopo aver affrontato il difficile percorso di transizione tra i sessi, non ha paura di manifestare il proprio disagio verso la società romana che vede sempre più violenta nei confronti dei diversi ma proprio per questo si candida a guidare uno dei circoli più importanti di Arcigay, quello romano, appunto, oggi presieduto da Fabrizio Marrazzo i cui eletti saranno chiamati per rinnovare la dirigenza a settembre.
La sua storia personale le permette di avere particolare sensibilità per i più deboli ed emarginati, dicono dal comitato promotore che sostiene la sua candatura e che porta il suo nome. Nel blog della Pezzoli sono numerosi i rimandi ai cosidetti "handygay", e cioè l’allegro nome coniato per i portatori di handicap, ai membri della comunità ursina, alle lesbiche, sempre più protagoniste, agli anziani e così via.
L’appuntamento con le elezioni è per il prossimo 13 settembre (ore 16:30 in prima convocazione, 17:30 in seconda convocazione) presso via Buonarroti 12.