L’omofobia torna a colpire a Barcellona, dopo il terrificante pestaggio di metà gennaio ai danni di un ragazzo.
Il 19 gennaio scorso ha inaugurato un nuovo Centro LGBTI, in Calle Borrell, con Eugeni Rodríguez, presidente del gruppo ‘Observatori Contra l’Homofòbia’, che aveva descritto quella giornata come ‘storica’ per l’intera comunità gay della città. Peccato che domenica 27 gennaio, ovvero 8 giorni dopo l’apertura, il centro sia stato vandalizzato, distrutto, con simboli fascisti e pesanti insulti omofobi scritti sulle vetrate.
“Denunciamo l’attacco e chiariamo che continueremo a lavorare per difendere lo spazio, i nostri diritti e le nostre libertà”, hanno ribattuto sui social dal centro. “Oggi questa città ha inviato un messaggio chiaro e diretto: l’odio non è il benvenuto. Non ci sarà impunità”.
Lunedì sera centinaia di attivisti e alleati LGBT + si sono riuniti di fronte al centro LGBT, in solidarietà con la comunità queer della città, già di suo sconvolta dal pestaggio omofobo di due settimane fa, con un ragazzo gay massacrato di botte in metropolitana da quattro balordi.
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