Massimo Gandolfini, portavoce del Family Day, i leghisti Simone Pillon e Alessandro Pagano, i forzisti Maurizio Gasparri e Lucio Malan, alcuni esponenti di Fratelli d’Italia, il senatore Gaetano Quagliariello di Idea e la grillina Tiziana Drago, promotrice di una “veglia” delle Sentinelle in piedi a Catania.
Eccoli qui alcuni dei 100 nomi e volti che hanno ideato ‘Vita, Famiglia e Libertà‘, intergruppo parlamentare che di fatto punta ad un ritorno del Medioevo in ambito di diritti e libertà. Personaggi di un estremismo cattolico che si fa orgoglio e soprattutto arroganza dura e pura, nel voler limitare i sacrosanti diritti altrui, trincerandosi dietro un fantomatico volere morale, sociale, ultraterreno. Tra le battaglie da combattere, ovviamente, quella contro le unioni civili e il testamento biologico, diventate legge nella legislatura precedente, senza dimenticare quelle famiglie arcobaleno che a detta di codesti/e signori/e non esistono.
Tra gli spauracchi da sbandierare anche la legalizzazione delle cosiddette droghe leggere, quell’utero in affitto che è già illegale, le adozioni per le coppie LGBT da nessuno purtroppo mai prese in considerazione, l’aborto da abbattere attraverso l’obiezione di coscienza, il fantomatico gender nelle scuole e il contrasto al suicidio assistito.
Un intergruppo parlamentare da brividi che ha costretto le associazioni LGBT d’Italia ad appellarsi immediatamente a tutti quei deputati e senatori che hanno a cuore la difesa dei diritti delle persone, mai come in questo momento, con questa legislatura giallo-verde, a rischio. Sottovalutarli, dando loro poca credibilità e forza, potrebbe significare far scivolare questo laico Stato in un vero incubo ad occhi aperti.
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È calato il sole e la notte è solo all’inizio. Che paura.
Mi domando come si sentano i Gay che hanno voluto questi simpaticoni al governo.. MOLTO preoccupante il tutto.