"Per l’atmosfera che abbiamo vissuto al Pride, sereno, pieno di famiglie, colorato e gioioso, un pestaggio è quanto di più lontano si possa immaginare". Così Giuseppe Sartori, presidente del Circolo Tondelli di Bassano che ha organizzato il pride di Sabato scorso, commenta la notizia di un’aggressione avvenuta durante il corteo un una strada da cui la parata non sarebbe transitata.
Le cronache locali raccontano che un ragazzo sarebbe stato aggredito in piazzotto Montevecchio da un coetaneo, poi raggiunto da altri aggressori, e picchiato fino a fargli sanguinare il naso. Gli aggressori sarebbero scappati subito dopo. Il tutto si sarebbe svolto nel giro di pochi istanti.
Aggressione omofoba? Le voci in merito si susseguono e si contraddicono da sabato e al momento è difficile dirlo con certezza dato che la vittima non ha sporto denuncia.
"Episodi di omofobia in zona ce ne sono, ma difficilmente le vittime denunciano perché equivarrebbe a fare coming out – spiega Sartori -. Questa è una comunità piccola. Dobbiamo tutelare a privacy delle persone".
I quotidiani locali si dividono sull’analisi dei fatti: c’è chi sostiene che sì, si è trattato di un’aggressione omofoba, chi invece si dice convinto che l’episodio sia del tutto svincolato dal corteo e chi, addirittura, sostiene che il ragazzo sia stato aggredito perché criticava il Pride in corso.
Certo, l’atmosfera che ha preceduto la parata non è stata delle migliori, per via delle polemiche suscitate dalla Lega e da altri esponenti della destra locale che avevano gridato allo scandalo per la possibilità che il Pride non solo si svolgesse a Bassano, ma per di più passasse dal Ponte degli Alpini. Lo stesso Sartori ammette che, oltre a questo, un episodio che ha turbato l’andamento del Pride c’è stato. "Un gruppo di militanti di estrema destra si sono messi a presidiare il ponte quando noi avevamo chiarito che il percorso non prevedeva che lo percorressimo – ha spiegato il presidente del Circolo Tondelli a Gay.it – la polizia si è frapposta tra il corteo e questo gruppo di militanti. La cosa è finita lì, ma quando, scesi dal palco alla fine dell’evento, ci hanno raccontato dell’aggressione, abbiamo pensato che, purtroppo, la matrice omofoba non era poi così infondata".
Intanto le autorità indagano e si spera che i video delle vidoecamere di sorveglianza presenti nella zona dell’aggressione aiutino a fare chiarezza.
"In attesa che leindagini in corso facciano chiarezza, condanniamo la violenza in quanto tale ed esprimiamo solidarietà alla vittima – conclude Sartori -. Sono personalmente convinto che questo episodio non sia rappresentativo di Bassano del Grappa, città aperta e civile come ha dato prova anche sabato scorso con la civile accoglienza riservata alla manifestazione del Bassano Pride 2012".