Dopo il generale Del Vecchio («I gay sono inadatti all’esercito», aveva dichiarato ieri) tocca a un altro candidato del Partito Democratico sparare contro gay e lesbiche. La senatrice teodem Paola Binetti ha infatti dichiarato a EcoTv: «Non voterò mai i DiCo». Ma ancora prima la candidata del PD si era inerpicata in un ragionamento sulla "naturalezza" della famiglia eterosessuale affermando che «esiste una dimensione che io considero più legata alla sviluppo ordinario di una persona, che è quella dell’amore e della sessualità che è più squisitamente eterosessuale». Il motivo sarebbe semplice: «La complementarità biologica, la complementarità con cui ognuno di noi raggiunge la pienezza della sua maturità, ha questa come strada maestra. Questa è la naturalezza, se si vuole considerarla anche statisticamente parlando.» E a proposito della candidata lesbica del suo stesso partito, Paola Concia, la Binetti ha dichiarato: «Paola è una donna che stimo e apprezzo moltissimo. Professionalmente ha mostrato sempre grande intelligenza e capacità. In questi mesi – afferma Binetti – abbiamo condiviso molte esperienze. Ma Paola sa perfettamente – e qua è arrivato l’affondo – che nel momento in cui dovessero arrivare i famosi Dico io non li voterei».
Paola Concia, candidata nel Lazio per il PD, non ha tardato a replicare alla collega e a Gay.it ha dichiarato: «Ieri ci sono state dichiarazioni infelici del generale Del Vecchio e oggi sono arrivate quelle della teodem Binetti. I candidati devono smettere di spararla grossa a danno di gay e lesbiche solo per farsi pubblicità». «Comunque – conclude la candidata Concia – se arriverà una legge sulle unioni civili in parlamento il PD la voterà, se non altro perché la maggioranza di questo partito la vuole. Questo è quello che conta.»
Le dichiarazioni della Binetti hanno scatenato un lungo coro di polemiche. Dal candidato sindaco di Roma Franco Grillini ("La senatrice del cilicio Paola Binetti ha detto finalmente la verità sulle politiche del Pd sui diritti delle coppie di fatto e i diritti delle famiglie omosessuali. In caso di vittoria del Pd Pacs, Dico, Cus, non sarebbero mai approvati"), al presidente di Arcigay Aurelio Mancuso ("Veltroni dovrebbe spiegarci come mai negli ultimi giorni i suoi candidati fanno a gara per esternare posizioni omofobe"). Secondo Riccardo Messina, coordinatore nazionale della Fgci, la federazione giovanile del Pdci, «La senatrice Binetti considera l’omosessualità innaturale, noi consideriamo innaturale l’uso del cilicio. mentre per Il Circolo Mario Mieli chiede a Veltroni «se e a che titolo la Binetti o Del Vecchio rientrino nella sua idea di partito unito e non litigioso, che si professa democratico, che il candidato premier ha in mente per il prossimo governo dell’Italia».
di Daniele Nardini
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