Proprio nel giorno in cui Berlusconi incontra Benedetto XVI a Cagliari e dichiara che è giusto che la Chiesa prenda posizione in questioni di politica interna, arriva a sorpresa l’annuncio che due ministri del governo in carica stanno per presentare un progetto di legge che regolamenti le coppie difatto. A dare l’anteprima, tramite le pagine de "Il Tempo" è uno dei due promotori, incredibile ma vero, Gianfranco Rotondi, ministro per l’Attuazione del Programma e cattolicissimo leader della Democrazia Cristiana per le Autonomie. Il ministro, però, ci tiene subito a precisare che, nonostante in dicastero di cui è titolare, "il governo sarà tenuto fuori da questa iniziativa. Sarà un progetto di legge a firma mia e di Brunetta". Il secondo firmatario della proposta è, appunto, Renato Brunetta, ministro per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione. "C’è da legiferare in ordine a un fenomeno che non è marginale – ammette Rotondi – e che riguarda le persone che a vario titolo convivono senza essere sposati. Spesso indipendentemente dal fatto sessuale".
Sarà dunque il parlamento a discutere della proposta dei due di cui ancora si sa molto poco se non che, tanto per cominciare, non prevederà la reversibilità della pensione per il convivente, ‘precauzione’ che dovrebbe fugare ogni dubbio sulla equiparazione tra il nuovo istituto giuridico e il matrimonio tradizionalmente inteso. Rotondi e Brunetta hanno pensato a tutele come "l’assistenza in caso di malattia, la successione, i diritti relativi all’alloggio, insomma tutti i diritti che rendono il convivente prioritario rispetto ai parenti e che per ora non esistono. E ci occuperemo anche delle coppie gay".
"Fa piacere che anche esponenti del centro destra condividano l’idea che i diritti civili non sono di destra o di sinistra ed abbiano deciso responsabilmente di farsi carico anche del problema delle coppie omosessuali" ha commentato Paola Concia, deputata del PD. "Se la proposta sarà condivisibile nei contenuti, la sottoscriverò; spero, però – conclude la parlamentare democratica – che non resti solo un annuncio perché gli omosessuali italiani sono stanchi di proclami che non vengono trasformati in concrete risposte legislative".
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