Ecco finalmente un film italiano capace di osare, politicamente scorrettissimo e queer nell’anima nel senso etimologico di ‘eccentrico’. Stiamo parlando della dark comedy Brutti e cattivi, opera prima di Cosimo Gomez (la sceneggiatura ha vinto il prestigioso premio Solinas) che ha divertito e meravigliato il pubblico dell’ultima cinemostra veneziana dove è stato presentato nella sezione Orizzonti e giovedì prossimo arriva in sala grazie a 01 Distribution.
Un poker folle di personaggi oltre ogni limite: Claudio Santamaria è il Papero, un uomo senza gambe ma con le dita dei piedi al posto delle ginocchia e un inguardabile riporto in testa; Marco D’Amore è irriconoscibile nel ruolo del rastaman strafatto ‘il Merda’ con alito pestilenziale e tossicità elevata nei pochi neuroni rimasti (il suo vero nome è un improbabile Giorgio Armani!);
Sara Serraiocco è la Ballerina, moglie senza braccia del Papero, laureata in cinese, giapponese e hindi; Simone Martucci è il cattivissimo nano Plissè di famiglia benestante ma da sempre attratto dall’illecito. Quattro personaggi fumettistici pronti al Colpo Grosso, la classica rapina in banca della svolta esistenziale, quattro milioni di euro conservati nel caveau dalla mafia cinese le cui intercettazioni vengono tradotte dalla Ballerina che, prima di darsi al crimine, collaborava con la Polizia per la trascrizione delle telefonate.
Nessun intento di irridere la disabilità, però: “La molecola che sta alla base del film è l’uguaglianza – spiega il regista -. Tutta la commedia si muove all’interno della ‘regola’ che ogni essere umano può essere cinico, cattivo e spietato. Anche il disabile, verso il quale sono più frequenti, per convenzione sociale, atteggiamenti di gratuita e pelosa ‘pietà’. L’irresistibile scorrettezza di questo concetto mi ha divertito dal primo momento e mi ha motivato a lavorarci sopra provando a scrivere questa buffa storia di ‘diversamente ladri’ ma non solo: nel film li vedremo fare sesso, offendere ed essere offesi, uccidere ed essere uccisi, in una girandola di avvenimenti che, credo, farà dimenticare la loro disabilità”.
“Tutti i disabili che hanno letto la sceneggiatura di Brutti e cattivi – continua Gomez – si sono divertiti molto. Hanno apprezzato l’idea di fuggire dallo stereotipo di colui che va ‘aiutato’ ed hanno amato l’idea del disabile ‘pericoloso’, armato di una pistola a tamburo […] Ho sempre pensato ad un cast di attori ‘non disabili’, in particolare per i due protagonisti, il Papero, (un uomo senza gambe) interpretato da Claudio Santamaria e la Ballerina (una donna senza braccia), interpretata da Sara Serraiocco. Questo perché non ho mai immaginato Brutti e cattivi come un film ‘realistico’ ma piuttosto come una commedia in bilico tra il vero e il verosimile. Un film, se possibile, vicino allo stile di un cartoon, che avesse una dimensione lirica e divertente al tempo stesso, dove il lavoro espressivo degli attori sarebbe stato sostanziale e dove gli effetti digitali e la messa in scena avrebbero fatto il resto”.
Particolare impegno ha richiesto il ruolo di Sara Serraiocco, il cui ruolo della Ballerina senza braccia è stato ispirato alla vera danzatrice Simona Atzori che la Serraiocco conosce da quando era piccola: l’attrice pescarese ha dovuto recitare con le braccia legate dietro alla schiena, cancellate poi in post-produzione grazie agli effetti speciali digitali.
Potrebbe infine diventare cult la scenografica festa di Halloween, coreografata da Francesca di Maio, che ha visto convergere a Roma vere star della danza su sedia a rotelle dalla Russia, danzatori del gruppo No Excuse dal Cile e dal Canada e altri straordinari performer con le più svariate disabilità.
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