OTTAWA – Il Canada si appresta a diventare la terza nazione al mondo a riconoscere pienamente il matrimonio tra persone dello stesso sesso, dopo che la maggioranza dei membri della House of Commons di Ottawa ha approvato martedì 28 giugno la legge con una votazione largamente prevista: 158 voti contro 133 sono strati favorevoli al provvedimento che ora passerà all’esame del Senato, a maggioranza liberale, che non dovrebbe avere difficoltà a approvarlo rapidamente.
Ma in Canada già ci si sposaPer alcuni il voto sembra quasi deludente dal momento che il matrimonio tra persone dello stesso sesso è già legale nella maggior parte delle province e territori del Canada. I tribunali di quelle giurisdizioni hanno infatti stabilito che le sentenze che vietano il matrimonio omosessuale sono incostituzionali perché in violazione della Carta canadese dei Diritti e delle Libertà.
Una nazione di minoranze
«Siamo una nazione di minoranze – ha dichiarato il premier Paul Martin in occasione del voto – E in una nazione di minoranze, è importante di non avere ineguaglianze di diritti. Un diritto è un diritto ed è di questo che si tratta con il voto di questa sera».
«Quello cui abbiamo assistito – ha detto il ministro della Giustizia, Irwin Cotler – è stata la riaffermazione da parte del Parlamento di due importanti principi: la libertà religiosa e l’uguaglianza dei diritti per tutti i cittadini».
«Anche se so che il voto è un fatto importante, in tanti posti le persone possono già sposarsi – ha detto Lonny-Jay Renard, 23 anni, direttore delle pubbliche relazioni per parecchie organizzazioni lgbt in Admonton, Alberta – Non andrò a ballare per le strade, ma certamente apprezzo molto il voto».
Ma le divisioni restanoNonostante la votazione, i canadesi restano divisi sulla questione del matrimonio omosessuale. Il provvedimento ha l’appoggio della coalizione al governo, guidata dal partito liberale: tuttavia è fortemente contestata da molti membri del partito conservatore e una gran numero di leader religiosi si sono schierati contro di esso, nonostante una clausola della legge preveda che i pastori non possono essere costretti a celebrare matrimoni per coppie omosessuali.
«Non riesco a capire il loro punto di vista – dice Renard – E’ come l’evoluzione. Non intendiamo minare la santità del matrimonio, vogliamo solo estendere un poco la sua definizione».
Renards vive nell’Alberta, una fra le due province in Canada dove, oltre a un territorio, le leggi che vietano il matrimonio tra persone dello stesso sesso sono ancora in vigore. Se il Senato approverà la legge, Renards sta considerando la possibilità di sposare il suo compagno, Mark Gitzel, con cui ha una relazione da quattro anni. «In realtà Mark e io ci consideriamo già sposati – dice – Ma so che un sacco di persone in Alberta non vedono l’ora di farlo».
E negli States si vieta la libertàLa votazione ha anche messo in risalto il grande contrasto tra il Canada e il suo vicino più stretto, gli Stati Uniti d’America, dove il presidente Gorge W. Bush sta cercando di far approvare un emendamento della costituzione federale che vieti il matrimonio omosessuale.
Negli USA, solo lo stato del Massachusetts permette alle coppie dello stesso sesso di sposarsi, e quei matrimoni non sono riconosciuti da nessun altro stato. Se il Canada prosegue il suo attuale cammino e adotta una legge federale che permetta le nozze gay, sarà solo il terzo paese, con Olanda e Belgio, in tutto il mondo.
La legge sul matrimonio omosessuale doveva essere l’ultima azione prevista nell’agenda parlamentare prima della pausa estiva, ma il Primo Ministro Paul Martin sta cercando di ottenere un voto che permetta ai senatori di lavorare durante la sospensione estiva per approvare la legge (e anche una iniziativa finanziaria) prima della prossima sessione a settembre.
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di Gay.com
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