Il ‘caso Scurati‘, con il monologo dello scrittore sul 25 aprile censurato da mamma Rai come denunciato in diretta tv da Serena Bortone, continua a far parlare di sè. Secondo la presidente Marinella Soldi, che aveva inizialmente criticato quanto avvenuto su Rai3 dietro le quinte della trasmissione, non ci sarebbe stato alcun bavaglio nei confronti di Antonio Scurati: “Non possono essere attribuiti intenti censori ai vertici aziendali“, ha precisato Soldi in Vigilanza, sbugiardando di fatto quanto esclamato da Bortone, che chiese motivazioni ufficiali all’azienda dinanzi all’assenza dell’ultima ora di Scurati, previsto e annunciato nella sua trasmissione ‘Che sarà…’ per poi essere stoppato.
Chi ebbe l’ardire di stralciare il contratto di Scurati? Forse nessuno avrà mai alcun tipo di risposta, anche perché l’inchiesta interna promossa dall’ad Roberto Sergio è e rimarrà segreta. La stessa Soldi, come rivelato da Repubblica, ha precisato di non poter “rivelare il contenuto emerso dall’audit”, per poi aggiungere: “Riguardo alla tempistica ci sono state azioni anomale, comportamenti che non erano usuali e che sono avvenuti da un certo momento in poi”. “In ogni caso c’è stato un danno alla Rai anche da come la vicenda è stata gestita da un punto di vista sostanziale e di comunicazione”.
Il testo del monologo di Scurati, è giusto ricordarlo, fu inviato alla Direzione Approfondimenti guidata dal meloniano Paolo Corsini. Alla vigilia della sua presenza in trasmissiome Scurati venne tagliato, con il contratto stralciato. Bortone, da mesi ultimo baluardo di resistenza in quella nave alla deriva denominata TeleMeloni, denunciò il tutto smentendo le fantasiose ricostruzioni interne su una presunta esosa richiesta economica da parte dello scrittore, leggendo il testo censurato scatenando un putiferio. E ora potrebbe essere lei a pagare in prima persona.
Serena Bortone su Scurati "siccome ho letto ricostruzioni fantasiose e offensive…qualche giornale ha detto che ci sarebbe una questione di soldi…la reazione di Scurati è stata di regalarmi il monologo…che ora leggerò"…
game set match#Chesarà #SerenaBortone #Scurati pic.twitter.com/Hd6C9qBKif— Sirio 🏀 (@siriomerenda) April 20, 2024
Perché dopo averle tolto il pomeriggio di Rai1, spedendola forzatamente su Rai3 nel fine settimana e in un orario per lei a dir poco anomalo, Bortone potrebbe perdere anche “Che Sarà…”.
Sui social diventata vera paladina democratica, che zittisce all’occorrenza chiunque semini disinformazione e odio a buon mercato, Bortone potrebbe sparire dai prossimi palinsesti Rai. A darne notizia sempre LaRepubblica.
Ad un anno dagli addii di Fabio Fazio, Bianca Berlinguer, Lucia Annunziata, Massimo Gramellini e Corrado Augias, mamma Rai accompagnerebbe così alla porta un’altra voce scomoda per il governo Meloni, libera, depotenziando ulteriormente una rete negli ultimi 12 mesi letteralmente disossata. Con Amadeus planato su Nove, Fiorello in vacanza dopo i due anni di VivaRai2 e Flavio Insinna pronto ad andare a La7, quella di Serena Bortone sarebbe un’altra clamorosa perdita per il servizio pubblico, pur essendo giornalista interna all’azienda e di fatto blindata, a meno che da parte della stessa Rai non continuino a metterle i bastoni tra le ruote, obbligandola ad andare verso altri lidi.
– Ma ti appassiona tanto sto tema?
+ A me sì, molto, perché mi appassionano tutti i temi che riguardano i diritti civilipic.twitter.com/KvcgHarhRM— Serena Bortone out of context (@SerenissimaOOC) May 19, 2024
#Magliaro da #SerenaBortone tra dichiararsi fascista, #Meloni fascista intelligente, fascismo non è reato, è cristiano, non mi riconosco nella Costituzione, citazioni errate di Churchill e Pasolini, Mussolini povero…
tutto questo ormai sembra normale…e fa paura#chesarà #Rai pic.twitter.com/VvbEiDtH24— Sirio 🏀 (@siriomerenda) April 28, 2024
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