Povero e Belluscone
Diretto da Franco Maresco, autore del programma di culto ‘Cinico Tv’, “Belluscone – una storia siciliana” è un video-puzzle anarchico sui rapporti tra Berlusconi e la regione Sicilia, i cantanti neomelodici in adorazione per Silvio, la cultura mafiosa, Dell’Utri che si confessa su un trono, l’impresario di feste Ciccio Mira, eccetera. “L’idea era di raccontare il rapporto privilegiato tra Berlusconi e i siciliani, la comune mancanza di senso dello Stato” spiega il regista. Buona l’accoglienza a Venezia: Fabio Ferzetti de ‘Il Messaggero’ lo definisce ‘geniale’ e si rammarica per la mancata presenza in concorso (è stato presentato nella sezione ‘Orizzonti’): “Un incrocio vagamente mostruoso tra un diario, un’inchiesta politica e un reportage in alcune delle propaggini più estreme, e rivelatrici, del nostro Paese”.
I nostri ragazzi, ragazzi ‘mostri’
Dramma famigliare liberamente ispirato al romanzo “La cena” di Herman Koch, “I nostri ragazzi” di Ivano De Matteo racconta di due coppie borghesi con l’abitudine di trascorrere una sera al mese in un ristorante stellato. Le due mogli mal si sopportano mentre i figli adolescenti, Michele e Benedetta, si frequentano abitualmente. Quando una telecamera di sicurezza riprende due persone che prendono a calci una mendicante che finisce in coma, i genitori scoprono che gli autori della violenza sono proprio Michele e Benedetta. Vengono così assaliti dal dilemma morale: denunciarli oppure no? Cast di un certo rilievo: Alessandro Gassman, Barbora Bobulova, Luigi Lo Cascio e Giovanna Mezzogiorno. I due giovani sono interpretati dalla rivelazione ‘bertolucciana’ di “Io e te”, l’espressivo Iacopo Olmo Antinori, e da Rosabell Laurenti Sellers che vedremo ne “Il trono di spade”.
Rocky e compagni non invecchiano mai: ecco “I mercenari 3”
Se cercate un ultraction fracassone e iperdinamico, ecco il blockbuster estivo che potrebbe fare al caso vostro: “I mercenari 3 – The Expendables” di Patrick Hughes, terzo capitolo della saga da quasi 600 milioni di dollari d’incasso, ideata da Sylvester Stallone. Uno dei fondatori del team di artiglieri specializzati nel corpo a corpo, Conrad Stonebanks (Mel Gibson), diventato trafficante d’armi, vuole vendicarsi eliminando gli ex compagni con un nuovo pool di mercenari esperti di nuove tecnologie e tecniche d’assalto (vedi chopper da combattimento, master d’arti marziali, e via dicendo). Cast davvero galattico con, oltre al leggendario Sly, Arnold Schwarzenegger, Harrison Ford, Antonio Banderas, Mel Gibson, Jason Statham, Dolph Lundgren.
Alla presentazione del film a Cannes hanno sfilato sulla Croisette nientemeno che su veri carrarmati dell’Armata Russa. Inossidabili. Non si “spiezzeranno in due” mai.
“Arance e martello”, salvate il mercatino rionale
Esordio cinematografico del presentatore di ‘Gazebo’, Diego Bianchi in arte ‘Zoro’, presentato – con, ahimé, accoglienza tiepida – come Evento Speciale alla Settimana della Critica di Venezia. Nell’estate del 2011 il mercato romano rionale di via Orvieto rischia di chiudere per un’ordinanza comunale. I commercianti spalleggiati da alcuni abitanti del quartiere (tra cui lo stesso Bianchi che lì ci vive per davvero) decidono di rivolgersi a una sezione locale del PD nella speranza di ottenere la revoca del provvedimento. Il conduttore e comico cerca di trasfigurare al cinema il suo stile ironico d’inchiesta-reportage inondata da telecamerine digitali sulla crisi d’identità della sinistra, con satira in romanesco. I fan di ‘Tolleranza Zoro’ apprezzeranno.
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