Ci siamo occupati ieri di Anderson Lee Aldrich, 22enne accusato di aver ucciso cinque persone e di averne ferite almeno altre 25 dopo essere entrato nel Club Q di Colorado Springs, in Colorado, sabato sera, sparando all’impazzata nel pieno di una serata dichiaratamente LGBTQI+.
Aldrich si è dichiarato persona non binaria, una volta arrivat* in tribunale. Un passato complicato, il suo, con un padre di 48 anni ex lottatore di MMA, mormone e attore porno, finito anche in carcere causa problemi di droga. Aaron Brink, che Aldrich non vede da anni, è stato intervistato da un giornalista di CBS-8 San Diego e non ha mostrato alcun dispiacere per quanto compiuto da Anderson Lee. Questo perché l’unica preoccupazione del 48enne era legata all’orientamento sessuale di Aldrich.
“Hanno iniziato a raccontarmi dell’incidente, di una sparatoria… E poi ho scoperto che si trattava di un bar gay. Mi sono spaventato, ‘Merda, mio figlio è gay?’. Sono un repubblicano conservatore. Che ci faceva Anderson in un locale LGBT? Era gay anche lui?”, ha chiesto l’uomo, felice di scoprire che Anderson Lee non fosse gay. “Ok, beh merda, Anderson è accusato di aver commesso una strage ma sono contento che non sia gay. Posso dirlo, sono contento che non sia gay”.
Assassino sì, ma omosessuale no, se non fosse che ora qualcuno dovrà spiegare al 48enne Aaron cosa significhi essere persone non binarie.
Nel frattempo la raccolta fondi a sostegno dei famigliari delle vittime e dei feriti del Club Q ha raggiunto la cifra di 759.575 dollari raccolti in pochissimi giorni, con oltre 19.000 donazioni.
The Colorado shooter’s dad on finding out his son murdered people: “They started telling me about the incident, a shooting… And then I go on to find out it’s a gay bar. I got scared, ‘Shit, is he gay?’ And he’s not gay, so I said, phew… I am a conservative Republican.” (@CBS8) pic.twitter.com/7Zw4vpLtjE
— No Lie with Brian Tyler Cohen (@NoLieWithBTC) November 23, 2022
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