Lo scorso mercoledì 30 dipendenti hanno interrotto l’Amazon Pride Flag di Seattle– evento organizzato dalla compagnia per celebrare l’orgoglio LGBTQIA+ – per protestare contro la vendita di numerosi libri transfobici. Mentre uno dei membri si preparava a leggere un comunicato, i protestanti si sono avvolti nella bandiera transgender e sdraiati immobili sul pavimento. La protesta va avanti da più di un anno: già nel 2021 un gruppo di dipendenti ha abbandonato il proprio posto di lavoro dopo che l’azienda ha scelto di mettere in vendita svariati titoli che definivano le persone transgender come mentalmente malate – nello specifico, Irreversible Damage: The Transgender Craze Seducing Our Daughters di Abigail Shrier e Johnny the Walrus scritto dal politico conservatore Matt Walsh.
I’m at Amazon’s Seattle headquarters, where about 30 Amazon employees are staging a die-in during Amazon’s Pride Flag raising ceremony in protest of the company’s continued sale of what they say are transphobic books. pic.twitter.com/Pz0Pyy0Mzi
— Katherine Long (@_katya_long) June 1, 2022
“Mettiamo un punto a quei contenuti che incitano l’abuso psicologico dei bambini transgender” ha dichiarato il gruppo durante la protesta, accusando Amazon di contribuire al “movimento dell’odio” che sta divagando in alcuni stati americani contro le persone trans*: “Amazon ha politiche permanenti contro l’incitamento all’odio nei suoi contenuti e tecnicamente dicono che non lo vendiamo. Ma ovviamente abbiamo visto attraverso un certo numero di questi libri che non è così quando si tratta di materiale transfobico“.
Alla protesta non è mancata la risposta puntuale dell’azienda che si è subito dichiarata promotrice di diversità, equità, e inclusione. Nel comunicato ufficiale Amazon ritiene di aver scelto di dare spazio anche a punti di vista diversi, includendo quindi titoli che vanno in conflitto con i valori della compagnia e le posizioni dei dipendenti. “Noi crediamo che è possibile fare entrambe le cose” scrive l’azienda, in una mossa che i protestanti definiscono ipocrita e incoerente.
“Facciamo un appello di cuore alla vostra empatia” hanno concluso i protestanti “Concordiamo che c’è del valore nella condivisione di vasti punti di vista differenti, e vi chiediamo di smettere di vendere titoli che provocano dei danni così grandi. Chiediamo un posto di lavoro dove sentirci al sicuro e liberi da ogni discriminazione”.
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