Duri da battere: è questo il titolo del nuovo pezzo firmato Max Pezzali, Nek e Francesco Renga per celebrare i primi venticinque anni di carriera con un tour congiunto nei palazzetti di tutta Italia.
“Duri da battere”, il singolo apripista del progetto presentato in mattinata a Milano, è da oggi lunedì 11 settembre in vendita e in radio e sarà contenuto nel nuovo album di Max Pezzali in uscita in autunno: “Più che un progetto è l’occasione e la voglia di stare assieme e condividere. Vedrete tre individui che sono un’unica persona” raccontano i tre.
La canzone è impreziosita da un video-collage che cita Baggio, Samantha Cristoforetti, Cannavaro, Bebe Vio, Obama, Maradona, Michael Jackson e… i matrimoni gay, con due uomini a braccetto – con Obama che sembra benedirli – e quasi sospesi tra le nuvole. Un messaggio semplice ma d’effetto. “La canzone è una celebrazione del sogno di rendere le cose migliori” ha spiegato in conferenza stampa Max Pezzali.
Pezzali si è sempre detto favorevole al matrimonio egualitario: “Io sono convinto che le persone debbano essere messe nella condizione di essere felici quando e come vogliono. Quando la tua libertà, un tuo diritto non lede i diritti altrui non vedo perché non si dovrebbe poter fare. O vale per tutti o vietiamo il matrimonio a tutti”.
Nek, un paio di anni fa, era rimasto invece vittima di una polemica per un virgolettato a lui attribuito da un giornalista de Il Secolo XIX: “Sì alle coppie gay, ma è sbagliato che abbiano figli”. Nell’intervista il cantante, al secolo Filippo Neviani, specificava: “Un uomo può amare un altro uomo e una donna un’altra donna. Non ho mai avuto dubbi su questo. Diverso il discorso se una coppia eterosessuale possa crescere dei figli. Per me il discorso è articolato: credo che mancherebbe una figura di riferimento, un padre o una madre. Mancherebbero un uomo creato per fecondare o una donna creata per procreare. È un’idea, non un giudizio”.
I tre apriranno il tour congiunto il 20 gennaio (Bologna), attraversando l’Italia sino al 20 febbraio con la data di Firenze.
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