11 anni fa Milk di Gus Van Sant vinceva due premi Oscar, dopo aver strappato 8 nomination, uno dei quali assegnato all’allora 35enne Dustin Lance Black, gay dichiarato e ai più sconosciuto. La pellicola, acclamata dalla critica e vincitrice di decine e decine di premi in tutto il mondo, venne distribuita negli Usa dalla Focus Features, ma prima di allora quasi tutti gli studios di Hollywood la rifiutarono. A raccontarlo lo stesso Dustin, da anni sposo di Tom Daley, dal podcast Out with Suzi Ruffell.
Solo la Focus Features, pochi anni prima in trionfo agli Oscar e al box office grazie a I Segreti di Brokeback Mountain di Ang Lee, decise di dar fiducia al giovane sceneggiatore, che impiegò 3 anni per scrivere di proprio pugno lo script su Harvey Milk, prima persona apertamente gay eletta ad una carica pubblica in California, e a seguire uccisa.
Nessuno stava comprando film gay. Gli studios non volevano personaggi gay o trame gay. Ce n’erano alcuni che avevano avuto successo, grazie a Dio per Ellen e Will & Grace. Ora è tutto cambiato, ci sono dirigenti e posti come Netflix, che sanno di doversi proporre ad audience differenti. All’epoca non era proprio una conversazione. Infatti non fu un gioco da ragazzi. C’era stato un grande successo al botteghino, Brokeback Mountain. E così sono andato alla Focus Features, mi dissi “Sanno che questo non è un vicolo cieco”. E io gli dissi “A proposito, tutti gli altri hanno detto di no”. Ma avevo ragione. Ci hanno visto qualcosa e hanno fatto un lavoro incredibile.
Già nei primi anni ’90 si era parlato di una pellicola su Milk, diretta da Oliver Stone e con protagonista Robin Williams, ma la palla passò presto proprio a Van Sant, che sin dal 1992 tentò di dar vita al biopic. Nel 2007 la svolta. La Focus Features dà il via libera ma c’è anche Bryan Singer, regista degli X-Men al lavoro su una pellicola simile, fino a quando Singer non si ritrova a doversi fermare a causa dello sciopero degli sceneggiatori che paralizzò Hollywood. Gus Van Sant vuole Matt Damon per interpretare Dan White, assassino di Milk, ma l’attore deve dare la precedenza a Green Zone e viene sostituito da Josh Brolin, poi candidato agli Oscar come miglior attore non protagonista. Oscar vinto da Sean Penn, come miglior attore, e come detto da Lance Black, riuscito a realizzare il film dei suoi sogni, lottando contro tutto e tutti.
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