LOS AMANTES PASAJEROS di Pedro Almodóvar
La commedia ‘molto, molto leggera’, come l’ha definita lo stesso Pedrito, più attesa dell’anno. È uscito in rete uno strepitoso teaser col balletto di tre stewards effemminati sulle note di ‘I’m so excited’ delle Pointer Sisters, brano dance che dà il titolo internazionale del film, a riprova delle atmosfere scatenate e ruspanti che ricalcano quelle dei suoi primi film ("È il mio ritorno alle origini"). Quasi interamente ambientato su un aeroplano costretto a un atterraggio di emergenza, vanta i camei vip di Banderas e della Cruz. Recentemente l’Academy ha celebrato Almodóvar in una serata d’onore a Londra durante la quale il grande regista manchego si è così confessato: "Ho sempre lottato per cercare di rendere la vita più vivibile con i miei film, credo sia questo il compito di ogni tipo di espressione artistica, e questa è la lezione che ho imparato da mia madre".
INTERIOR. LEATHER BAR. di James Franco e Travis Mathews
Il film sperimentale più hot del 2013, già selezionato al prossimo Sundance e alla Berlinale. Ricostruzione fantasmatica tra fiction e documentario dei 40 minuti – prevalentemente di sesso estremo in sex club leather – censurati nella versione finale del cult ‘Cruising’ di William Friedkin sull’indagine di un poliziotto nell’ambiente gay newyorchese dove un serial killer continua a mietere vittime. Uscito nel 1980, impiegò almeno un decennio per diventare un classico e inizialmente fu boicottato dalla comunità gay per l’immagine cupa e vampiresca con cui veniva rappresentato il mondo omosessuale. Val Lauren interpreterà Al Pacino mentre i due registi saranno loro stessi, in una riflessione metacinematografica sulle suggestioni della ‘visione negata’. Gus Van Sant l’ha definito "fantastico, complesso, strano e d’avanguardia".
BEHIND THE CANDELABRA di Steven Soderbergh
Biopic realizzato per la televisione su Wladziu Valentino Liberace (1919-1987), musicista e performer gay di massimo successo negli Usa (ma negò l’omosessualità fino alla morte per Aids), celebre per il look esageratamente camp, descritto così da Massimo Consoli: "Per 40 anni gli americani furono rapiti da quest’uomo incredibilmente effeminato, affettato, ricoperto di pizzi, merletti e lustrini da capo a piedi, che arrivava con una pelliccia che strofinava sul pavimento, con mantelli di cincillà che pesavano fino a sessanta chili, una giacca ricamata d’oro a 24 carati, uno smoking con bottoni di diamanti, che faceva credere di avere dei poteri di guaritore, con un anello per ogni dito e gli immancabili candelabri su pianoforti senza fine, che chiacchierava di Dio e della famiglia." Liberace sarà interpretato da Michael Douglas mentre il suo amante Scott Thorson che gli fece una causa milionaria avrà il volto di Matt Damon, particolarmente entusiasta perché "Michael Douglas è un baciatore fantastico".
OUTING. FIDANZATI PER CASO di Matteo Vicino
È stata rimandata al 14 marzo 2013 l’uscita di questa commedia controversa che doveva essere nelle sale alla fine del 2012. Già al centro di una polemica a causa di una foto di scena con Vaporidis in leggings rosa e un rifiuto di finanziamento da parte della Puglia Film Commission (si vociferava che Vendola fosse "inorridito dalla trama"), parla di una discriminazione al contrario: due amici d’infanzia pugliesi, Federico e Riccardo (Nicolas Vaporidis e Andrea Bosca, il fantasma gay di ‘Magnifica Presenza’), un playboy scapestrato e un designer di talento, vengono a sapere della possibilità di ottenere un sostegno finanziario della Regione Puglia per le attività imprenditoriali nel campo della moda. Scoprono però che il bando è riservato alle coppie di fatto: si fingono quindi una coppia gay per poter aprire un atelier di moda, sogno di una vita per Riccardo.
HETEROSEXUAL JILL di Michelle Ehlen
Non ci risultano altri titoli lesbici di richiamo oltre a questa commedia romantica con la bellissima Jen McPherson nei panni di una ragazza che sostiene di essere una ‘ex lesbica’ e cerca di convincere la sua ex Jamie (interpretata dalla regista stessa, Michelle Ehlen) di non essere più attratta da lei. Satira ironica sulle molteplici sfaccettature della sessualità e su come i condizionamenti culturali e sociali spesso ci frenano nella comprensione della nostra stessa identità, è il seguito di ‘Butch Jamie’ della stessa Ehlen, in cui però il ruolo di Jill era stato affidato a Tiffany Anne Carrin.