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Ermal Meta: “Basta fregnacce sui diritti civili. Io ho avuto una famiglia tradizionale terribile”

“Le famiglie possono essere tradizionali o non esserlo. Quel che serve è l’amore”, ha sottolineato il cantante.

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Ermal Meta: "Basta fregnacce sui diritti civili. Io ho avuto una famiglia tradizionale terribile" - Ermal Meta 1 - Gay.it

Oggi 40enne, nato in Albania ma dai 13 anni italiano d’adozione con l’intera famiglia trasferitasi a Bari, Ermal Meta, un primo e un terzo posto al Festival di Sanremo, torna in radio con un nuovo brano, Milano non esiste. Per l’occasione è stato intervistato dal Corriere della Sera, a cui ha confessato di essere felice, perché “vivo di musica che è l’unica cosa che ho sempre sognato. Poi bisogna anche essere indulgenti, ricordandosi che non occorre per forza essere primi. Felicità vuol dire anche accontentarsi e io mi accontento, non di quel che ho, ma di quel che sono“. Una felicità che va spesso a conflitto con i social, con le risse tra un tweet e un post Instagram, tanto da portare il cantante a postare sempre di meno.

Io sono un essere umano pensante, parlante e anche scrivente purtroppo“, ha rivendicato con orgoglio Meta. “Non gestisco le reazioni dei miei fan, succede quel che succede. C’è chi è più o meno infervorato, succede che parta l’embolo, ma non parliamo di questioni di vita o di morte. E poi quando scrivi non si percepisce il tono, altrimenti la reazione sarebbe diversa. Penso invece che i social generino molta solitudine“. Tra i tanti argomenti politici e sociali presi di petto da Ermal negli ultimi 18 mesi sui social c’è anche il DDL Zan, il mese scorso affossato da 154 senatori. Una tagliona, con annesso applauso della vergogna, che Meta non riesce a mandare giù.

C’è ancora tanto da fare sui diritti civili, alcuni personaggi hanno detto un sacco di fregnacce. Del perché non ho idea. Le famiglie possono essere tradizionali o non esserlo. Quel che serve è l’amore: io ho avuto una famiglia tradizionale che era terribile. Mio padre non era una brava persona, avrei preferito mille volte qualcosa di differente. Quindi pensate ai figli maltrattati o alle donne che subiscono violenza.

Parole chiare, sincere, che sembrano quasi mettere un punto a mesi di disinformazione voluta, cercata, cavalcata, con l’unico obiettivo di attaccare il DDL e affondarlo. Felicemente fidanzato, Ermal ha condiviso pensieri felici anche per chi l’ha preceduto all’ultimo Festival di Sanremo. I Maneskin trionfatori e Fedez, secondo con Francesca Michielin. “Sono felice che siano riusciti ad arrivare al mondo, magari hanno aperto un varco”, ha confessato in riferimento alla band romana. “Sono giovani e belli, hanno tutto il percorso davanti“. Sul rapper che ha finto di scendere in politica per lanciare il proprio disco, invece, Ermal non ha usato mezzi termini. “È sempre molto bravo ad attirare l’attenzione, è un genio della comunicazione. Un paio di estati fa gli avevo detto di candidarsi. Ma a parte la battuta, lui sa quel che fa e si è burlato di un po’ di persone. Può insegnare a tanti come usare i social, anche a me“.

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