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Non è perché l’Italia ha perso, vi dirò che non me ne importa niente, ma di loro me ne sono innamorata subito, li avete visti giocare? Beh, guardateli sabato perché sono spettacolosi, una favola. Sono i giocatori del Senegal. Tifateli ma non perché è politicamente corretto, perché vi sentite un po’ "no global" a tenere per i rappresentanti di un calcio africano da sempre negletto. No, facciamo una considerazione puramente erotica. Tifateli perché fanno sesso, fanno tremendamente sesso. Basta guardarli. Belli, con corpi scolpiti, aria maliziosa e scanzonata, i calzoncini che lasciano intuire sostanziose e allettanti promesse, il loro gioco è una danza, quasi un rituale seduttivo.
Anche il tecnico, lui bianco, francese, artefice del miracolo, Bruno Metsu è fichissimo, (lo chiamano il talebano perché si è convertito all’Islam ma chi ha visto la sua spettacolosa moglie ha capito subito il perché e poi lui se ne frega). E’ uno che ride, che ha già finito i soldi perché pensavano di andarsene prima, che fa il solletico a un suo giocatore durante una conferenza stampa, si toccano tanto e ridono tutti, ridono se sbagliano, ridono se fanno goal.
Si dice che facciano sesso a più non posso anche la sera prima delle partite, (sesso di ogni tipo, è sempre un "si dice"), che ogni occasione sia festa. Si attaccano tutto alle orecchie, guardano tutta quella abbondanza dei negozi, rubacchiano qualcosa e soprattutto esibiscono corpi da Bronzi di Riace che fanno impallidire i nostri belli all’amatriciana. I nostri troppo ricchi, troppo salami, troppo tristi, troppo presi dal business invece che dal gioco, che è gioco di gambe ma anche di mani e di corpi e di contatti e di sguardi.
Certo la loro squadra è una anomalia, giocano tutti in Francia tranne il terzo portiere ed è curioso che siano quasi tutti riserve e che l’inutile ct degli ex campioni del mondo non li abbia utilizzati. Invece è arrivato monsieur Metsu e ha fatto il miracolo. Vederli giocare è quasi un orgasmo, c’è tutto. Velocità, coraggio, ironia e quel niente da perdere, quella noncuranza che non guasta ma seduce. Non ve ne frega niente del mondiale ma guardateli per lo spettacolo, per il piacere. E , se siete maliziosi come me, immaginateli sotto le docce. Immaginate i camerini, il profumo della loro pelle, i peni( e che roba devono essere!) in vista e l’idea di averla fatta in barba a squadre pompose e strasponsorizzate. Erotico Senegal, spero che la magia continui.
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di Francesca Mazzucato