Classe 1987. Nato in Germania da madre di origini indiana e padre italiano. Fabio Mancini, professione supermodello, uno dei pochi italiani a rappresentare il nostro paese nel mondo sulle passerelle più importanti fra Milano, Parigi e New York.
Il primo nella storia ad aver figurato per 7 campagne pubblicitarie consecutive per l’iconico Giorgio Armani, brand per il quale ha sfilato ben 33 volte. Annoverato tra i 25 modelli più sexy del pianeta, si distingue per il suo sguardo magnetico, oltre che per il fisico statuario. Lo abbiamo incontrato per voi in un’esclusiva intervista!
Ciao Fabio, parlaci un po’ di te…
Ciao Ragazzi! Che dire.. avete gia detto tutto voi! Dunque, professione a parte, sono un ragazzo semplicissimo, nulla di eccezionale, con i suoi pregi e difetti che ama la vita e che svolge un lavoro ambito da molti ma nella maniera più semplice possibile.
Quando hai iniziato la tua carriera di modello?
Esattamente 6-7 anni fa, camminando per le strade di Milano, così per caso. Da semplice commesso – lavoravo part time in un negozio di Milano – sono stato catapultato in una realtà così surreale per me dove tutto e arrivato molto velocemente, senza farmi accorgere della grandezza delle cose. Tutto grazie al Signor Armani, al quale devo quello che sono oggi.
Cosa pensi sia necessario per diventare un buon modello?
Pazienza. Tanta pazienza. Ognuno ha un percorso e una storia diversa. C’é chi inizia a 17 anni e chi inizia a 22-23 come ho fatto io, c’è chi brucia le tappe e chi no, ma la pazienza e la determinazione sono un punto base e se vogliamo chiamarlo anche un “segreto”. Le persone che incontri non sempre sono quelle giuste e le promesse a volte sono solo parole, ma la determinazione e la costanza in quello in cui credi ti premia prima o poi. Io nel mio cammino ho avuto la fortuna di trovare quasi sempre persone serie che hanno davvero creduto in me, ma anche tante che mi hanno messo i bastoni fra le ruote… La moda è vita reale, non solo abiti, anche se la da fuori la gente pensa che sia tutto diverso e magico.
Hai un’icona in particolare che ti ispira? Perché?
In realtà no, non ho icone alle quali mi ispiro. Non l’ho mai fatto. Credo in me stesso, e vorrei lasciare un segno, questa sarebbe per me la cosa più bella.
Qual è il valore aggiunto del tuo percorso di vita e professionale?
La semplicità e la riconoscenza. Sono un ragazzo comune, scovato per caso in mezzo per strada e lanciato in un mondo dove forse non avrei mai immaginato di essere catapultato. Dopo anni ora ancora non riesco a credere alla mia storia e a tutto ciò che mi e successo. Anche rispondendo a questa intervista non mi rendo conto e mi viene un brivido grande. Per questo son sempre grato a chi crede in me.
Super followed sui social ma anche nella real life. Ti sei mai spiegato perché così tanto seguito dal popolo LGBT?
Cerco di essere il più semplice possibile, anche sul web, senza dimenticarmi da dove arrivo, cercando di avere un dialogo con tutte le persone che mi seguono, dai commenti ai messaggi, perché penso sia bello far capire a tutti che, nonostante questo lavoro, sono davvero una persona con i piedi per terra. Sì, per molti rimane l’etichetta di bello e impossibile, ma non sono irraggiungibile.
Fit & super sexy! Raccontaci qualcosa che ti contraddistingue!
Fit, sì, ma non amo le palestre, le trovo piuttosto noiose, chiuse, come se fossi in gabbia. Amo gli spazi aperti invece, come i parchi. In particolare il “mio” Parco Sempione dove amo andare a correre appena ho del tempo libero. Amo mangiare sano. Ma ho un debole… ecco questo e un segreto, le caramelle gommose, in particolare gli orsetti gommosi colorati. Li amo! Per il resto, son quello che vedete, date semplicemente un occhio ai miei social. Vi aspetto tutti lì, e perché no, anche in giro per la città!
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un po' biafra di fisico
Tutti a Parco Sempione a draguer....