Fabrizio Marrazzo, già fondatore di Gay Help Line 800 713 713 e Gay Center, Claudia Toscano, già attivista AGEDO (associazione di genitori parenti ed amici di LGBT), e Vittorio Tarquini, giovane attivista trans, hanno oggi presentato un nuovo soggetto politico.
Il Partito Gay, Solidale, Ambientalista, Liberale. Marrazzo, da mesi fortemente critico nei confronti del DDL Zan appena approvato alla Camera dei Deputati perché determinerebbe “un trattamento differenziato per le persone LGBT+” che ci darebbe “meno tutele rispetto a quelle che 30 anni fa sono state date per le comunità religiose e vittime di razzismo” (tanto da chiedere a gran voce modifiche al Senato che automaticamente riporterebbero la legge di nuovo a Montecitorio), ha sottolineato come “Noi LGBT non possiamo più delegare le nostre istanze a terzi e allo stesso tempo possiamo essere una forza propositiva per il Paese“.
Per questo con vari attivisti LGBT+ vogliamo creare un nuovo soggetto politico, che rappresenti le nostre aspirazioni, le nostre idee e i nostri valori, per realizzare, un Paese moderno, inclusivo, solidale, ambientalista e liberale, insieme a chi LGBT+ non è. Negli anni abbiamo tentato, prima di esprimere il nostro voto, di far comprendere alle forze politiche quali fossero le principali emergenze socio-economiche avvertite dalla comunità LGBT+ e non solo, ma abbiamo trovato interlocutori inadeguati o inaffidabili.
A questo punto il Partito Gay snocciola i punti del proprio programma, che guarda ad una società:
– Solidale, non intesa come assistenzialismo, ma come sostegno per ripartire, senza però lasciare nessuno solo.
– Ambientalista, per un ambiente come risorsa perchè ambiente, impresa e lavoro devono progredire insieme e non contrapposti.
– Liberale, perché in qualsiasi famiglia nasciamo chiunque deve ambire a poter raggiungere i propri traguardi, grazie ad uno stato che dovrebbe dare opportunità e non burocrazia e tasse che finiscono in sprechi, mala gestione e corruzione.
Il partito punta a partecipare sin dalle prossime amministrative di primavera in varie realtà del Paese, per poi guardare al Parlamento. Studi fatti da EuroMediaResearch indicano la comunità Lgbt pari al 12,8% della popolazione italiana. Gli obiettivi dichiarati del Partito Gay partono da un “6%” nazionale per arrivare addirittura “al 15%”.
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Bacibaci sottoscrivo il suo post
Cronaca di un fallimento politico annunciato. Se davvero si vuole contare di più nello scenario politico italiano, anziché chiudersi dentro un micropartitino ghetto che raggiungerà percentuali da prefisso telefonico, dovremmo aumentare considerevolmente la nostra presenza e partecipazione dentro i partiti del centrosinistra. La destra, per ovvie ragioni, non è da prendere in considerazione.
Sono favorevole a votare un partito che si occupi SOLO della parità e della dignità di GLBTQ.... e quel che segue e che , ottenuti i risultati , si sciolga . Per gli altri slogan , ecco : non ci credo e non mi interessano. Ci manca solo lo Jus Soli , il diritto all'emigrazione ed i porti aperti all'Islam!
Liberale? Solidale ma non assistenzialista? ci credo quando lo vedo. Le imprese inefficienti le salviamo o le lasciamo chiudere? perchè finora di politici che lasciano, giustamente, morire le imprese inefficienti non ne ho visto neppure mezzo. Per salvare le imprese inefficienti servono soldi ed ovviamente si vanno a prendere dalle imprese efficienti, sotto forma di tassazione. Così i politici si fanno belli agli occhi degli elettori pagando casse integrazioni infinite, prestiti-ponte , ingresso dello stato nel capitale dell'impresa salvata ed altre simili porcherie. Scusate la diffidenza ma che il liberalismo risorga in Italia dopo cent'anni in cui è stato una cultura ultraminoritaria, soffocata tra statalismo socialista, statalismo cattolico e statalismo fascista, sarebbe una sorpresa, una meravigliosa sorpresa, ma pur sempre una sorpresa.